LA SVOLTA

L’INDIFFERENZA UCCIDE!


Ormai siamo arrivati alle barbarie più assolute pur di pensare al nostro egoismo e difendere il territorio come fanno gli animali. Sto parlando della politica dell’indifferenza e dei respingimenti, dove ci siamo accordati con la Libia: la stessa che ha accolto ieri il terrorista, liberato per ragioni umanitarie, festeggiato come un eroe all’arrivo in Libia. La stessa nazione che ha lasciato partire un gommone dalle proprie coste con 78 persone a bordo destinate a morte certa, di cui è più facile elencare i sopravvissuti, solo cinque! Questo succede a causa della politica dell’indifferenza e dei respingimenti posta in essere dall’Italia e da Malta. Purtroppo oggi la politica Italiana non cerca più il confronto con Stati e con democrazie al nostro pari, ma cerca di primeggiare con stati come la Libia e Malta. Per non parlare della logica che un essere umano va salvato se si trova in questa striscia di mare, caso contrario si resta a guardare se riuscirà a superare la linea per intervenire e poi umiliarlo in un campo di detenzione Italiano. Inoltre, se si pensa che la striscia di mare tra Lampedusa e la Libia è vigilata, giorno e notte, anche con le moto­vedette donate dall’Italia alla Libia allora mi chiedo: come sia possibile che un gom­mone lungo 12 metri  possa stare lì per tanto tempo senza che nessuno se ne sia reso conto.  Siamo lontani dalla politica di un tempo, quando l’Italia è intervenuta a raccogliere i profughi che fuggivano dalle guerre in terre lontane come il Vietnam, eppure, facendo mente locale non sono passati che solo 30’anni. Dove è finito lo spirito di solidarietà che caratterizzava il popolo italiano, per non parlare di quello cattolico cristiano che sicuramente rafforzava alcuni principi molto sentiti e garantiti dalla Costituzione Italiana? Sono questi i boni mores che intendiamo insegnare alle nuove generazioni? La cosa che più ci deve far specie è la determinazione che alcuni componenti del governo hanno nel difendere la normativa sui respingimenti che si tramuta  in quella dell’indifferenza che chiaramente è responsabile di quanto sta accadendo. Infine, non voglio essere offensivo con nessuno ma, questa relazione così stretta con la Libia mi ricorda tanto un’altra relazione che uno statista italiano ebbe con la Tunisia, dove poi si rifugiò per non essere processato. Michele Pascarella