LA SVOLTA

IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO A  MIO AVVISO POTEVA ESSERE UTILIZZATO PER SANARE IL DEBITO PUBBLICO E NON DARE L'OPPORTUNITA' A BANCHE, ASSICURAZIONI E SOCIETA' FINANZIARIE DI UTILIZZARE QUESTA MOLE DI DANARI PER PRODURRE ALTRI DANARI, SICURAMENTE A LORO VANTAGGIO E SENZA NESSUNA GARANZIA EFFETTIVA PER IL LAVORATORE DIPENDENTE.

INFATTI, LO STATO POTEVA  UTILIZZARE IL TFR PER PORRE RIMEDIO AL  DEBITO PUBBLICO, GARANTENDO AI LAVORATORI LA CERTEZZA DI PERCEPIRE IL TFR ALLA FINE DEL RAPPORTO DI LAVORO, E NELLO STESSO TEMPO FERMAVA LA CRESCITA DEL DEBITO PRODOTTA DAGLI INTERESSI. PER ESEMPIO, ERA SUFFICIENTE RICONOSCERE AL LAVORATORE UN INTERESSE MAGGIORE DI UN PUNTO DA QUELLO CHE GLI VENIVA RICONOSCIUTO PER LEGGE  DAL DATORE DI LAVORO E AVREBBE RISPARMIATO MILIONI DI EURO DI INTERESSE L'ANNO CHE SI POTEVANO UTILIZZARE PER SANARE IL DEBITO STESSO E RIENTRARE NEI PARAMETRI EUROPEI, EVITANDO I RICHIAMI CONTINUI CHE CI GIUNGONO DAGLI ENTI COMUNITARI

INFINE COSA PREOCCUPAVA E PREOCCUPA ANCORA OGGI IL LAVORATORE DEL SETTORE PRIVATO:

1) IL FALLIMENTO DELL'AZIENDA E LA CONSEGUENTE PERDITA DEL TFR;

2) LA MANCATA LIQUIDAZIONE DEL TFR ALLA FINE DEL RAPPORTO DI LAVORO PER MANCANZA DI LIQUIDITA' DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO.

CARI OPERAI A GIORNI BISOGNA DECIDERE LA DESTINAZIONE DEL TFR, MI PERMETTO DI DARVI UN CONSIGLIO: LASCIATELO AL DATORE DI LAVORO CHE CERTAMENTE SAPRA' ALMENO GESTIRLO PER INVESTIRE NELL'AZIENDA IN CUI LAVORATE, SENZA INDEBITARSI CON LE BANCHE.

DISPONIBILE A DISCUTERE CON TUTTI SULLA DESTINAZIONE DEL TFR.

Rag. Michele Pascarella