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Le Amazzoni


L'origine del nome amazzone è incerto, molti studiosi, direi la maggior parte, considerano la Ά iniziale un'alfa privativa che rende nullo il successivo nome μαζός, versione ionica di μαστός, che vuol dire "seno": il risultato sarebbe quindi "senza seno".L'etimologia è riferibile al costume tradizionale attestato dalle fonti mitografiche secondo cui le Amazzoni si mutilavano la mammella destra, mentre sulla base delle fonti classiche, possiamo dire che le Amazzoni abbiano vissuto nella Scizia per poi spostarsi in un'area imprecisata delle montagne del Caucaso.Le donne guerriere venivano tradizionalmente governate da due regine, una della pace (politica interna) e una della guerra (politica "estera"), Tra le regine più conosciute si ricordano Mirina e Pentesilea.In una sua composizione, Strabone descrive il costume delle Amazzoni di compiere, ogni primavera, una visita nel territorio del popolo vicino dei Gargareni, i quali si offrono ritualmente per accoppiarsi con le donne guerriere affinché possano generare dei figli, l'incontro avviene in segreto, nell'oscurità, perché nessuno dei due amanti possa conoscere l'identità dell'altro.La sorte della prole muta a seconda del sesso del nascituro. I maschi, secondo Strabone, vengono rimandati nel luogo d'origine e ogni gargareno adulto adotta un bambino senza sapere se sia o meno suo figlio; le femmine, invece, rimangono con le madri e vengono allevate ed educate secondo i loro costumi e istruite, in particolare, nell'arte della caccia e della guerra. Auguri amica di cuore.Le armi principali delle Amazzoni sono l'arco, l'ascia bipenne, ed uno scudo particolare, piccolo ed a forma di mezzaluna, chiamato pelta, prima di ogni battaglia suonano il sistro, uno strumento che producendo un suono limpido e cristallino, non può avere lo scopo di intimorire il nemico, ma solo quello di ingraziarsi gli dèi.Il combattimento a cavallo è la loro specialità, selezionano i loro animali e mantengono con loro un rapporto di affiatamento totale che le rende delle perfette centaure; cavalcano stalloni, nel periodo in cui i Greci si accontentano di pony.Sono famosi i loro giochi Targarèi, dei quali narra Eumolpo: cinquanta imbarcazioni, chiamate titalnès, si affrontano sul Termodonte: scagliate una verso l'altra a velocità folle, vincono quelle i cui campioni - detti targaira, amazzoni in piedi sulle barche che impugnano delle aste - riescono a sostenere l'impatto senza cadere in acqua, si procede così a eliminazione finché non c'è un'unica vincitrice, che viene proclamata la prediletta di Afrodite.