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Un 2013 eccezionale per le tartarughe Caretta lungo le coste dell'Adriatico


Buone notizie - finalmente - per la tartaruga marina Caretta caretta, specie fortemente minacciata di estinzione secondo i ricercatori dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura - IUCN che si occupano di redigere le cosiddette "liste rosse" (Red-List): il 2013, in Italia, sarà ricordato come un anno eccezionale per la scoperta del tutto occasionale di (almeno) due nuovi siti di nidificazione lungo la costa Adriatica.Se in Puglia la notizia fresca fresca di questi giorni relativa alla spiaggia di Vieste fa "meno" effetto, considerata l'estensione dell'area costiera potenzialmente idonea e la presenza "storica" della specie in un paio di località note da tempo, di impatto maggiore è stato il ritrovamento di un sito di deposizione, e della conseguente nascita di una ventina di giovani tartarughe Caretta, in Abruzzo. La spiaggia dove è avvenuto l'eccezionale e casuale ritrovamento è quella di Roseto degli Abruzzi, relativamente affollata nel periodo clou della stagione estiva: mamma tartaruga, nottetempo, ha deposto le uova sotterrandole in un tratto di spiaggia libera (per fortuna), dove non passano ruspe e relativamente "snobbata" dal classico turista balneare. Nelle vicinanze, peraltro, insiste la Riserva Marina Protetta "Torre del Cerrano", che già oggi gioca un ruolo fondamentale sia per la preservazione degli ambienti costieri sia per l'educazione e la sensibilizzazione ambientale: una delle giovani tartarughe marine (ribattezzata Giulia, in onore della signora che si è accorta della sua presenza sulla spiaggia, avvisando le Autorità) è stata curata e re-immessa in libertà proprio nei giorni scorsi.Ovviamente sia in Puglia che in Abruzzo si è subito positivamente attivata la catena di enti ed associazioni (WWF e centri di recupero in primis) da sempre impegnate nella conservazione di questa ed altre preziose specie di tartarughe marine. Ora l'obiettivo futuro - ambizioso ma alla portata di tutte gli enti coinvolti - sarà quello di garantire, per il prossimo anno, la tutela di quei tratti di litorale che potrebbero essere nuovamente "scelti" dalle rare Caretta caretta, vero e proprio valore aggiunto per le località balneari che potranno così sperimentare forme di eco-turismo di qualità.  E magari, speranza delle speranze, un domani chissà che non arrivi una bella notizia anche per le Marche dove ancora oggi "sopravvivono" piccolissimi lembi di spiaggia sabbiosa priva di istallazioni balneari.  (la foto di "Giulia" è tratta dal sito web dell'Area Marina Protetta "Torre del Cerrano")