Creato da: saldon il 21/06/2007
per tutti.....

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

I miei Blog Amici

Ultime visite al Blog

GaetanoApicellaromeo.tornesemichelamalafrontetirrenosudtecnologiepsicologiaforenseVictory_87CiroCirodglAMAA72terencehiraimondo.nalessandrosegattoeclettico.dimariorossi.1vice1946trofalaura
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« Messaggio #9Pensioni »

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 19 Luglio 2007 da saldon
 

Sale la soglia della povertà, 1.300 euro per i single
Indagine Isae: il valore è risultato pari a circa 1.800 euro per le coppie. Il 74% delle famiglie ritiene di non avere le risorse per condurre un'esistenza dignitosa

Roma, 19 lug. (Adnkronos/Ign) - Sale la soglia di povertà soggettiva, cioè la percezione che hanno gli individui sull'adeguatezza del proprio reddito familiare necessaria a condurre una vita considerata dignitosa, senza lussi ma senza privarsi del necessario. Dall'indagine mensile che l'Isae ha condotto a luglio il valore è risultato pari a circa 1.300 euro mensili per i single e 1.800 euro per le coppie, mentre i nuclei più numerosi raggiungono valori più elevati, ben oltre i 2.000 euro.
Di conseguenza, è molto alta la quota di individui i cui redditi familiari sono inferiori a tale soglia, e che quindi ritengono di non avere le risorse per condurre un'esistenza dignitosa: si tratta del 74% delle famiglie. Tuttavia, va rilevato come tale percentuale, in costante crescita fin dal 2003, si sia stabilizzata nell'ultimo periodo di rilevazione.

L'incidenza della povertà soggettiva è più elevata nelle regioni meridionali, rispetto al Centro e al Nord, tra i single e le coppie (rispetto ai nuclei più numerosi) e, come atteso, tra le famiglie con redditi più bassi.

Inoltre, la percezione di svantaggio è maggiormente diffusa tra i nuclei con capofamiglia con basso livello di istruzione, con un impiego da operaio, oppure tra quelli dei disoccupati e delle casalinghe; allo stesso modo, la povertà soggettiva riguarda più spesso i detentori di un contratto da dipendente a tempo determinato (rispetto al tempo indeterminato) e chi vive in affitto.

Nella valutazione, spiega l'istituto, influiscono una varietà di fattori, non tutti quantificabili direttamente, di tipo culturale, sociale, psicologico, quali lo stile di vita e le abitudini di consumo, la percezione del costo della vita, le aspettative. Evidentemente, si tratta di un concetto di disagio più ampio di quelli tradizionalmente rilevati dalle statistiche ufficiali, che fanno riferimento alla povertà intesa in senso esclusivamente economico, cioè come scarsità di risorse: ad esempio, secondo gli ultimi dati dell'Istat, la soglia di povertà relativa nel 2005 è pari, per una famiglia di due persone, a 936 euro, e in base a tale definizione l'11,1% delle famiglie è povero.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Saldon/trackback.php?msg=3013486

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963