Sale la soglia della povertà, 1.300 euro per i single
Indagine Isae: il valore è risultato pari a circa 1.800 euro per le coppie. Il 74% delle famiglie ritiene di non avere le risorse per condurre un'esistenza dignitosa
Roma, 19 lug. (Adnkronos/Ign) - Sale la soglia di povertà soggettiva, cioè la percezione che hanno gli individui sull'adeguatezza del proprio reddito familiare necessaria a condurre una vita considerata dignitosa, senza lussi ma senza privarsi del necessario. Dall'indagine mensile che l'Isae ha condotto a luglio il valore è risultato pari a circa 1.300 euro mensili per i single e 1.800 euro per le coppie, mentre i nuclei più numerosi raggiungono valori più elevati, ben oltre i 2.000 euro.
Di conseguenza, è molto alta la quota di individui i cui redditi familiari sono inferiori a tale soglia, e che quindi ritengono di non avere le risorse per condurre un'esistenza dignitosa: si tratta del 74% delle famiglie. Tuttavia, va rilevato come tale percentuale, in costante crescita fin dal 2003, si sia stabilizzata nell'ultimo periodo di rilevazione.
L'incidenza della povertà soggettiva è più elevata nelle regioni meridionali, rispetto al Centro e al Nord, tra i single e le coppie (rispetto ai nuclei più numerosi) e, come atteso, tra le famiglie con redditi più bassi.
Inoltre, la percezione di svantaggio è maggiormente diffusa tra i nuclei con capofamiglia con basso livello di istruzione, con un impiego da operaio, oppure tra quelli dei disoccupati e delle casalinghe; allo stesso modo, la povertà soggettiva riguarda più spesso i detentori di un contratto da dipendente a tempo determinato (rispetto al tempo indeterminato) e chi vive in affitto.
Nella valutazione, spiega l'istituto, influiscono una varietà di fattori, non tutti quantificabili direttamente, di tipo culturale, sociale, psicologico, quali lo stile di vita e le abitudini di consumo, la percezione del costo della vita, le aspettative. Evidentemente, si tratta di un concetto di disagio più ampio di quelli tradizionalmente rilevati dalle statistiche ufficiali, che fanno riferimento alla povertà intesa in senso esclusivamente economico, cioè come scarsità di risorse: ad esempio, secondo gli ultimi dati dell'Istat, la soglia di povertà relativa nel 2005 è pari, per una famiglia di due persone, a 936 euro, e in base a tale definizione l'11,1% delle famiglie è povero.
Inviato da: silvia.to
il 15/07/2007 alle 17:52
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il 28/06/2007 alle 10:13
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il 25/06/2007 alle 13:07
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il 24/06/2007 alle 21:29
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il 22/06/2007 alle 09:36