VILLAGGI.

Termini town


Coltivo questo sospetto.Il fatto che alla Stazione Termini sia impossibile mangiare decentemente, è un abile manovra atta a convincere te, passante, che persino Mac Donald è meglio della merda che hai appena ingerito (e ce ne vuole). Un pò come la fotografia de"Gli occhi del cuore 2", che deve far appositamente cagare per non far sfigurare la pubblicità. E mentre le catene fast food avvelenano legalmente il mio organismo, intorno, polizia. A caccia di umanità dolenti. Per legittimare i nostri governanti ad autodefinirsi tali.Nulla è rimasto del villaggio che ho visto l'altra notte. Quando la marmaglia non c'era, e un gruppo di esploratori del quotidiano mi ha fatto passeggiare tra i binari deserti. Ecco allora emergere i veri abitanti della Stazione: i barboni. Vite sotterranee, invisibili, parallele. Ho il sospetto che loro siano i custodi degli ultimi scampoli di umanità disponibili in questo posto. Quella sera ho visto Termini per la prima volta.E lo stesso è adesso...Che torno ad essere solo una consumatrice di prestazioni ferroviarie (peraltro, insoddisfacenti). And the radio plays: "Italia, quanto sei lunga/ Italia, quante chiese/ sembri dire "ogni scherzo vale"/ per non farti troppo male".