Samarqand

Post N° 44


 "A Hiroshima i volti che si disfanno, la sete dei ciechi. Denti bianchi sporgenti in un volto sparito. Vie bordate di cadaveri. Su una bicicletta un morto. Stagni colmi di morti. Un medico con 40 ferite. Siete vivo? Siete vivo? quante volte si deve udire. Visita illustre: l'Eccellenza. In suo onore ci si alza a sedere nel letto e si pensa, va meglio".Da uno scritto di Elias Canetti. "Alle 8, 25 minuti e 17 secondi, Little boy scivolò nell’aria. L’esplosione avrebbe dovuto verificarsi dopo quarantatré secondi, contai mentalmente fino a quarantatré e poi fu la luce, un lampo accecante che abbagliò 300.000 persone e cancellò dalla città ogni ombra, sin nei recessi più nascosti. Alla luce seguì l’esplosione: solo a quaranta o cinquanta chilometri da Hiroshima fu possibile udirne il boato, per quelli più vicini si trasformò in silenzio. Il calore, dai trecento ai novecentomila gradi liquefece i tetti delle case, annientò le persone fissando le loro ombre sull’asfalto a irrefutabile prova della scomparsa di un essere umano. A quattro chilometri da Hiroshima la gente sentì quel calore sul viso e ne ebbe la pelle ustionata. La raffica dell’esplosione si sprigionò dalla sfera di fuoco alla velocità di 1300 chilometri orari e, in un raggio di molti chilometri quadrati, le case ancora in piedi vennero sradicate dalle fondamenta. Poi enormi gocce d’acqua color pece, prodotte dalla vaporizzazione dell’umidità, riportarono a terra la polvere radioattiva dispersa nell’atmosfera. Un vento infuocato rifluì verso il centro dell’esplosione a mano a mano che l’aria, al di sopra della città diventava più rovente. Dall’istante dell’esplosione erano passati solo otto minuti. Nel cielo, a undici miglia di distanza, due onde d’urto colpirono successivamente la superfortezza volante che aveva sganciato la bomba, scuotendola con violenza. Il mio compagno si volse a guardare indietro:  Dio mio, che abbiamo fatto!, fu il suo unico commento". Resoconto del pilota dell’aereo "Enola Gay" Paul Tibbets, ritrovato nel diario di bordo riguardante gli ultimi secondi dal lancio di "Little boy", il nome con cui fu chiamato il primo ordigno nucleare usato nella storia contro obiettivi civili, la prima bomba atomica, lanciata sulla cittadina giapponese di Hiroshima.          "Washington, 6 agosto - Il presidente Truman ha annunciato oggi che sedici ore fa aerei americani hanno sganciato sulla base giapponese di Hiroshima il più grande tipo di bombe finora usate nella guerra, la "bomba atomica", più potente di ventimila tonnellate di alto esplosivo. Truman ha aggiunto: "Con questa bomba noi abbiamo ora raggiunto una gigantesca forza di distruzione, che servirà ad aumentare la crescente potenza delle forze armate. Stiamo ora producendo bombe di questo tipo, e produrremo in seguito bombe anche più potenti".Comunicato Ansa, 6 agosto 1945, ore 20,45L'equipaggio dell'Enola Gay posa sorridente dopo lo sgancio della prima bomba atomica sulla città di Hiroshima. Il primo comandante Tibbets dichiarerà, mesi dopo, "Personalmente non ho rimorsi. Mi fu detto, come si ordina ad un soldato, di fare una certa cosa. E non parlatemi del numero delle persone uccise. Non sono stato io a volere la morte di nessuno. Non mi posi un problema morale. Feci quello che mi avevano ordianto di fare. Nelle stesse condizioni lo rifarei".                                                Nella mia galleria della memoria non poteva mancare anche la celebrazione di uno degli avvenimenti più crudi della nostra storia. Alla fine del dicembre 1945, quando l'iniziale e dirompente effetto delle prime radiazioni cominciò ad affievolirsi, erano morte 140.000 persone. Nei mesi, anni e decenni successivi la percentuale di nati con gravissime patologie genetiche e mutazioni (genetiche e genomiche) fu altissima. Ancora oggi molto significativa è la percentuale di cheloide, leucemie e tumori tra i sopravvissuti alla bomba ed i loro discendenti. Quest'anno le vittime del "ragazzino" toccheranno quota 242.000.Tre giorni dopo gli effetti della prima atomica erano chiari al mondo. 70.000 persone si erano vaporizzate in un solo istante, completamente cancellate dalla faccia della terra. L'obiettivo primario yankee (sconfiggi il nemico, umilialo, rendilo schiavo del terrore) era raggiunto. Ma non bastava,Tra giorni dopo fu sganciato su Nagasaki l'ordigno "Fat Man". In pochi secondi furono vaporizzate 39.000 persone. Altre 25.000 morirono nelle 2 settimane seguenti.Gli USA sono l'unico paese ad avere usato bombe atomiche contro un altro paese. Negli anni '50, mentre si preoccupavano di portare la democrazia in Corea con Napalm e B 52, fu paventato un nuovo uso della Bomba. Solo dopo averne valutato appieno le reali possibilità il piano fu abbandonato. Non convinse lo Stato Maggiore dell'Esercito "gli effetti che la cosa avrebbe potuto avere sull'URSS". I Coreani devono ringraziare i Russi per non essere stati annientati...cose dell'altro mondo...Lezioni di democrazia?