Samarqand

Giuda a se stessi


Ho cercato di essere grande per coprirti quando avevi freddo e pativi il vento d'ottobre, ho tentato di essere piccolo per non oscurarti il sole quando desideravi ti battesse in faccia, mi sono sforzato di essere serio quando tutti attorno a noi ridevano, per non lasciarti sola ed isolata nel tuo stato d'animo, e mi sono prodigato nel ridere quando l'amarezza ti stringeva al collo come un nodo, per spezzare una continuità dolorosa. Ho cercato insomma sempre di essere come tu volevi che fossi, ma tutto questo altro non ha fatto  che aumentare il gap tra di noi. Ora cercherò solo di essere me stesso, per non essere mai più come tu mi vuoi...meglio patire freddo, vento, solitudine ed alienazione che svendere la propria anima per trenta denari.P.S. Ogni riferimento a persone realmente esistenti è puramente casuale, così come appare evidente il metaforismo di ogni riga. E nun me rompete