Tarocchi

La letterina - il piano in 8 punti...


1) Lavoro. Dal 2012, un'azienda in crisi, potrà licenziare in modo unilaterale con un indennizzo e senza reintegro. Viene cancellato così l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori e irrigidito l'articolo 8 della manovra di agosto. Per rendere "più efficiente, trasparente, flessibile e meno costosa" la Pubblica amministrazione scatteranno meccanismi per la mobilità degli statali, la cassa integrazione con riduzione del salario e "il superamenteo delle dotazioni organiche". Rilanciato, infine, il contratto di apprendistato per favorire le assunzioni di giovani e donne. 2) Liberalizzazioni e privatizzazioni. Entro marzo sarà rafforzata l'Antitrust. E generalizzata la liberalizzazione degli orari dei negozi. Più concorrenza nel settore della distribuzione carburanti e della Rc auto. Le tariffe minime dei professionisti saranno "derogabili" e andrannno "completamente liberalizzati" i servizi pubblici locali. Dall'acqua (nonostante il referendum) ai rifiuti, dai trasporti alle farmacie comunali: saranno monitorati da "sistemi di garanzia per la qualità dei servizi". I proventi delle privatizzazioni serviranno per ridurre il debito e per investimenti locali.3) Scuola e università.Per l'anno scolastico 2012-2013 "un programma di ristrutturazioni per le scuole con risultati insoddisfacenti". Al via uno "schema nazionale di presititi d'onore" per le rette universitarie e per mantenersi agli studi.4) Dismissioni. Entro il 30 novembre il piano definitivo: l'obiettivo è raccogliere 5 miliardi in tre anni. 5) Semplificazioni. Al via, dal 2013, la sostituzione dei certificati con l'autocertificazione nei rapporti con la pubblica amministrazione. 6) Imprese. Il governo "trasformerà le aree di crisi in aree di sviluppo". Il 50% delle risorse annuali non utilizzate del Fondo rotativo andrà alle Pmi. 7) Precari. "Garanzia reale dello Stato" per i mutui sulla prima casa di giovani coppie con contratti precari. 8) Pensioni. 1 I requisiti necessari aumenteranno gradualmente dal 2013. A regime il requisito anagrafico sarà pari ad almeno 67 anni per uomini e donne a partire dal 2026.