A.S.D. Stasia Soccer

Dal CORRIERE DEL PALLONE del 5 maggio


Con la Casertana promossa in serie D ed il San Giorgio a Cremano retrocesso in Promozione, il girone A di Eccellenza si appresta a dare i suoi ultimi verdetti con l’inizio domenica prossima dei Playoff e dei Playout. Ma se per qualcuno le partite non sono ancora finite, altre squadre sono già in vacanza con scarpette e pantaloncini riposti nei borsoni. Lo Stasia Soccer è fra queste, pur avendo cullato per gran parte della stagione il sogno di continuare a giocare anche dopo il termine della regular season.Con il pareggio in casa del Gladiator, infatti, si è chiusa ufficialmente la stagione della squadra anastasiana, una stagione che ha riportato a Sant’Anastasia, dopo oltre un decennio, la massima serie calcistica regionale. A pallone fermo, quindi, la società biancoblu può tracciare un bilancio dell’esperienza appena conclusa. Lo Stasia ha conquistato 40 punti che gli sono valsi il settimo posto in classifica: 10 vittorie, 10 pareggi, 10 sconfitte, 36 gol fatti, 31 subiti, questo lo score nel primo anno in Eccellenza. A ciò si possono aggiungere le 19 reti messe a segno dal bomber Nucci (più le 4 realizzate in Coppa Italia), i 13 risultati utili consecutivi, le due convocazioni del terzino Scippa nella Nazionale Dilettanti U18, tutti numeri che rendono il campionato biancoblu più che positivo e che hanno permesso agli anastasiani di essere da matricola la rivelazione della prima parte della stagione.Vero è che allo Stasia non è riuscito di conservare quel quinto posto (ultimo utile per accedere ai playoff) occupato sino alla 25a giornata, ma ad inizio campionato nessuno si sarebbe aspettato tanto da questa squadra, neppure la dirigenza che l’aveva messa in piedi. L’obiettivo primario era, infatti, quello di mantenere la categoria, conquistata con sacrificio in estate acquistando il titolo del Capri. La squadra di Santaniello ha invece fatto molto di più: non solo ha conquistato la salvezza con largo anticipo, ma si è assestata per gran parte del campionato fra le prime della classe, fallendo solo nel finale quello che a tutt’ora sarebbe stata la classica ciliegina sulla torta di un’annata comunque da ricordare. È indubbio comunque che qualcosa è andato storto se gli anastasiani hanno accumulato nel girone di ritorno solo 13 punti: qualche infortunio e qualche squalifica di troppo hanno minato automatismi fino ad allora perfetti, qualche vicissitudine non gestite al meglio non hanno portato un’unità d’intenti. Piccoli intoppi di cui far tesoro per costruire lo Stasia del futuro.Antonella Scippa