Il Sigillo

Considerazioni.


Anche ieri sera ho dedicato del tempo alla televisione (questa influenza mi distrugge anche per questo). Girovagando sono arrivato sulla 7 dove c'era la trasmissione con la Bignardi (?). Tema omosessualità con forti temi sulla Chiesa a seguito delle direttive Vaticane sulla presenza di omosessuali tra i seminaristi. Tra i vari ospiti, accettabili o meno, vi era anche Busi. E' stato peggio di tutte le altre volte. L'arroganza di questa vecchia checca isterica che ritiene di essere dopo Dante l'unico vero scrittore sulla faccia della terra, è stata insopportabile. Oltre ad aver offeso praticamente tutti, e questo è parte fondamentale del suo personaggio, è andato ben oltre. Ha perfino attaccato il Papa per la sua partecipazione da ragazzo alla H. J., l'organizzazione giovanile nazional socialista. Se Busi, oltre che ad emettere afflati putridi quando parla cercasse anche di essere un po' erudito sarebbe meglio. In Germania all'epoca dei fatti tutti i giovani tedeschi erano iscritti a tale organizzazione. Pertanto.... E' indecente un comportamento del genere anche contro il Papa. Perchè non ricordano per esempio che in Italia è accaduto lo stesso se non di peggio? Si scorda che Ingrao, Paietta, ed altri "notabili" del Partito Comunista erano stati tutti fascisti? Che molti di loro erano stati stipendiati del P.N.F.? Filosofi, storici, poeti, pittori, ideologi ecc. erano stati TUTTI fascisti, e moltissimi di loro ne esprimevano l'essenza nella loro arte. Ma queste cose si dimenticano molto facilmente, troppo facilmente. Tutti hanno rinnegato il giorno dopo, per passare da ul libro paga all'altro. Uno dei pochissimi che non ha rinnegato il suo passato è Albertazzi. Lo ha sempre ammesso con molta lealtà. Era uno dei ragazzi della R.S.I.... e allora? Qualcuno forse potrebbe condannarlo per questo come artista? La stupidità italiota è sempre la stessa. La folla che applaudiva a Mussolini a Milano nel 45, dopo tre giorni lo applaudiva morto a piazzale Loreto. Siamo un popolo che ha perso la sua identità da secoli. Non abbiamo nulla di popolo accomunato da un qualcosa. Siamo sempre pronti a venderci al miglior offerente. Poi, per far spettacolo, ci si erge tutti a censori. Ma la nostra vera storia quando verrà mai scritta? I tempi in cui un italiano veniva scelto per il Nobel in virtù delle sue capacità letterarie son passati. Ora ci premiamo i giullari. Na nella commissione del Nobel nessuno ricordava le posizioni pubbliche prese dalla coppia Fo-Rame nei confronti dei partecipanti alla Brigate Rosse? I loro discorsi, le visite fatte a questi terroristi detenuti ecc.ecc.? Oggi invece lo si applaude in spettacolacci alla Celentano e lo si invoca a Sindaco di Milano. Quanto siamo ciechi e stolti. Abbiamo distrutto tradizione, cultura, storia. Per cosa? Da parte mia, ormai alle porte dei cinquant'anni, continuo a tenere bene in mente gli insegnamenti appresi attraverso le penne di un Pound, Evola, la Rochelle, Guenon, MIschima, Céline, ed altri, non dimenticando mai di essere un Italiano con una Tradizione non alle spalle ma nel proprio corredo genetico.