...mondo fatato...

LAPO: COLUI CHE PUò ESSERE IDIOTA SENZA PAGARNE LE CONSEGUENZE


 “Poteva essere un'occasione per raccontare, con il dramma di una persona, il dramma di un paese. Il paese che incatena il suo destino ad un capitalismo familiare ormai insensato, il paese in terrificante crisi di classe dirigente, il paese assurdo che vive di sballo per non pensarci più. E invece aprite oggi i giornali: l'unica preoccupazione è quella di far uscire il Regal Rampollo il meno peggio possibile da questa vicenda, triste e farsesca insieme.Cercherete le parole chiave della vicenda nei titoli dei giornali: cocaina, transessuale, inadeguatezza, omertà. Non ne troverete traccia. Sul quotidiano di famiglia, la Stampa, riescono nell'incredibile risultato di non mettere mai nei titoli neanche la parola "droga". Quattro gli articoli. In prima pagina, taglio basso: "Lapo Elkann in come per una overdose". Di che? Di cocomero?. Titoli interni, tre articoli: "I medici, Lapo è grave ma si salverà"; "Una vita ad alta velocità affrontata col sorriso"; "L'ansia della famiglia, il dolore di Martina". Non c'è il racconto della notte, di Lapo che alle tre del mattino va a citofonare allo squallido appartamento di un transessuale che si chiama Lino, ha cinquant'anni, è barese e si fa chiamare Patrizia. Che Lapo e Lino-Patrizia si frequentano da qualche mese. Che sono in quattro a farsi di cocaina e altre schifezze (sì, si può dire schifezze o non è "à la page"?), perché la noia è tanta e i soldi pure. Poi al mattino Lino-Patrizia prova a svegliare l'amico importante, lo scuote, ma lui resta immobile e allora scatta il panico, la corsa all'ospedale Mauriziano di Torino, il tentativo di nascondere la notizia. L'omertà. Non troverete traccia sui giornali del comunicato con cui l'ufficio stampa Fiat ancora nel primo pomeriggio definiva "destituita da ogni fondamento" la notizia del ricovero di Lapo. E poi invece si cominciava a parlare di "insufficienza respiratoria" e altre cazzate. Tutto per evitare di raccontare che l'inadeguatezza dei giovani rampolli dell'Italia con i soldi fatti da padri e nonni produce, non può che produrre, questo.Non si tratta di voler fare moralismo o di sciacallare su una disgraziata vicenda. Si tratta dell'ennesima occasione perduta per raccontare come sta davvero questo paese, per regalare un affresco di verità. E invece sui giornali che trovate? L'articolo su Martina Stella che scarica Lapo (Titolo: "Siamo ex da mesi, strade diverse"); quello su nonno Gianni (Titolo incredibile: "L'Avvocato lo adorava, gli prestava anche le giacche”); quello su quanto è figo essere Agnelli (Titolo: "Donne, sport e tirocinio in azienda, le storie diverse dei giovani Agnelli"...droga no, con i giovani Agnelli non c'entra niente, vero?); su quanto sia un manager affidabile (Titolo: "L'ultima festa di compleanno: vado a letto, domani si lavora", Repubblica); sulle sue grandi intuizioni di marketing (Titolo enorme: "Felpe e stampa rosa, l'outsider Fiat: il suo sogno, svecchiare il marchio dell'auto di Torino", Repubblica); etc...” (Mario Adinolfi, 11/10/05) E poi scusate.. una cosa non capisco: perchè il problema fondamentale oggi diventa “Chi mai avrà venduto la droga a Lapo???” e non "Perchè questo povero stupido (come lui stesso si è definito) non trova modo migliore per sputtanare i soldi del nonno??!??!!?" I mille commenti di mass media e tv lasciano il tempo che trovano, soprattutto quando espressi da persone che di droga ci capiscono ben poco....