Ieri sera, mentre stavo per andare a dormire, ho acceso la tv e su ReteQuattro stava andando in onda Salvo Sottile con la sua trasmissione, quasi interamente dedicata al caso di Yara. Sono rimasta sul canale pochi minuti, a sufficienza per sentire due o tre cose che a rigor di logica chiunque potrebbe dire che sono "stupide".La prima riquarda il cellulare. Si chiedevano, durante la trasmissione, come mai la sim e la batteria non fossero nel cellulare ma fossero rispettivamente una in tasca del giubbotto e l'altra nella stasca dei jeans di Yara. Hanno provato dare mille interpretazioni: forse l'assassino l'aveva obbligata a toglierle dal cellulare, forse lo aveva fatto lo stesso assassino, forse ci saranno delle impronte su batteria e sim. A nessuno è venuta in mente una cosa, la più facile. Yara aveva appena finito di mandare l'sms all'amica quando l'uomo (cosi come ho visto nella mia visione) l'ha fermata prendendola per il braccio, arrivando da dietro. Lei nel momento si è anche spaventata e il cellulare è caduto a terra. Nella caduta, come spesso accade, sia la sim che la batteria sono uscite dal loro alloggio. Yara le ha raccolte, ma non le ha rimesse nel cellulare. Stava discutendo con l'uomo, la cosa più logica che le è venuta in mente, non pensando di essere in pericolo, è stata quella che farebbe chiunque: batteria nella tasca del giubbotto, e la sim invece piccola e a rischio di perderla nella tasca dei pantaloni. Come mai non aveva i guanti? Se stava mandando un sms a una amica non poteva certo farlo con i guanti indossati. Stava per uscire dalla palestra e quindi li aveva tolti. Non stiamo a fasciarci la testa con ipotesi come "probabilmente era in una macchina, quindi al caldo" semplicemente non ha fatto in tempo a rimetterli.. E non credo che mentre si sta discutendo o mentre, peggio, qualcuno cerca di ucciderti, qualcuno stia a pensare di mettere i guanti.E poi una riflessione sulla frase del parroco "l'orco è tra noi". Non vuol dire che lui sappia chi è ma semplicemente che chi ha fatto una brutalità del genere è ancora in giro.. tra noi viventi, tra noi persone normali che una cosa simile non la faremmo mai..La morbosità dell'essere umano nel voler complicare ad ogni costo una cosa già drammaticamente complicata è veramente senza limite..Sarah
Il cellulare di Yara e altre cose stupide
Ieri sera, mentre stavo per andare a dormire, ho acceso la tv e su ReteQuattro stava andando in onda Salvo Sottile con la sua trasmissione, quasi interamente dedicata al caso di Yara. Sono rimasta sul canale pochi minuti, a sufficienza per sentire due o tre cose che a rigor di logica chiunque potrebbe dire che sono "stupide".La prima riquarda il cellulare. Si chiedevano, durante la trasmissione, come mai la sim e la batteria non fossero nel cellulare ma fossero rispettivamente una in tasca del giubbotto e l'altra nella stasca dei jeans di Yara. Hanno provato dare mille interpretazioni: forse l'assassino l'aveva obbligata a toglierle dal cellulare, forse lo aveva fatto lo stesso assassino, forse ci saranno delle impronte su batteria e sim. A nessuno è venuta in mente una cosa, la più facile. Yara aveva appena finito di mandare l'sms all'amica quando l'uomo (cosi come ho visto nella mia visione) l'ha fermata prendendola per il braccio, arrivando da dietro. Lei nel momento si è anche spaventata e il cellulare è caduto a terra. Nella caduta, come spesso accade, sia la sim che la batteria sono uscite dal loro alloggio. Yara le ha raccolte, ma non le ha rimesse nel cellulare. Stava discutendo con l'uomo, la cosa più logica che le è venuta in mente, non pensando di essere in pericolo, è stata quella che farebbe chiunque: batteria nella tasca del giubbotto, e la sim invece piccola e a rischio di perderla nella tasca dei pantaloni. Come mai non aveva i guanti? Se stava mandando un sms a una amica non poteva certo farlo con i guanti indossati. Stava per uscire dalla palestra e quindi li aveva tolti. Non stiamo a fasciarci la testa con ipotesi come "probabilmente era in una macchina, quindi al caldo" semplicemente non ha fatto in tempo a rimetterli.. E non credo che mentre si sta discutendo o mentre, peggio, qualcuno cerca di ucciderti, qualcuno stia a pensare di mettere i guanti.E poi una riflessione sulla frase del parroco "l'orco è tra noi". Non vuol dire che lui sappia chi è ma semplicemente che chi ha fatto una brutalità del genere è ancora in giro.. tra noi viventi, tra noi persone normali che una cosa simile non la faremmo mai..La morbosità dell'essere umano nel voler complicare ad ogni costo una cosa già drammaticamente complicata è veramente senza limite..Sarah