SAVE THE POPULATION

LA VOCE DI SASSO


Giro per Roccarainola in questo finale d’agosto, ultimo scorcio utile per godersi un’estate non particolarmente calda ma con tanta umidità, la quale ha contribuito a non far dimenticare i problemi che da anni affliggono la mia città e che inizieranno ad interessare un po’ a tutti tra qualche settimana, e fino alla prossima primavera, quando ci saranno le elezioni comunali. Tutti si vestiranno di buone intenzioni, ma la mia memoria non ricorda grandi rivoluzioni economiche, sociali e civiche che hanno investito le circa 7000 anime di questo sperduto borgo della provincia italiana. Ed è così che sosto sotto il pino a Sasso e mi chiedo se qui si vive bene. La mia risposta è no. Mi guardo intorno e vedo il selciato di Piazza Miele e mi chiedo cosa ha in meno del selciato di tutti quei paesini del beneventano e dell’avellinese che riempiono le loro estati (e non solo) attirando gente da tutta la Regione ed ospitando artisti di caratura nazionale ed oltre. C’è chi immagina questo posto come un grande dormitorio. E le cose si muoveranno proprio in questa direzione se non si fa qualcosa. Dal senso di responsabilità e dal richiamo delle loro coscienze inquiete che i redattori di questa testata, scendono in campo per un duplice compito: disturbare le coscienze delle persone soprattutto attraverso la libera informazione e contrastare ogni forma di malaffare soprattutto se dovesse investire il bene comune. Noi il dormitorio non lo vogliamo; lo abbatteremo a picconate! Chiamo qui a raccolta tutti i giovani di Roccarainola. Il futuro siamo noi. Le vere rivoluzioni sono quelle del pensiero e delle idee. E “La Voce di Sasso” ne vuole fare una epocale. Vogliamo veramente dare la voce a chi gli è stata sempre tappata la bocca. Non bisogna avere paura. Ma bisogna incutere spavento con la forza delle nostre idee. L’unione fa la forza, ma l’unione dei giovani fa una forza mostruosa. Il “divide et impera” che impervia a Roccarainola deve morire. Non è la fame ma è l’ignoranza che uccide. La Voce di Sasso si appella attraverso questo manifesto programmatico a tutte le persone di buona volontà che sono stanchi e scontenti del posto in cui vivono e vogliono contribuire ad un domani certo, non tanto per noi, ma quanto per chi dopo di noi (si spera) arriverà. La Voce di Sasso chiama a raccolta altresì tutte le forze e gli organi associativi del territorio che condividono i nostri ideali. Non saremo soltanto il solito mensile bello ed irriverente. Saremo tempesta e calore, spina nel fianco o spalla forte a seconda della battaglia. Le nostre armi saranno la penna ed il nostro pensiero libero. Noi non riusciamo a vedere il bicchiere mezzo pieno. Per nostra indole lo guardiamo mezzo vuoto, in modo da avere un bicchiere pieno e poter dare così da bere a tutti. Il nuovo corso inizia qui, lo spettacolo deve ancora cominciare.