La Bloggheide...

In occasione del 60° anniversario della Liberazione d'Italia


Ecco l'estratto da un mio breve saggio, scritto pochi giorni fa:"E' un periodo piuttosto strano, il nostro... tra una fiction sulle “foibe” appena trasmessa e un’altra, imminente, sull’eccidio di Cefalonia , il revisionismo storico (di destra e di sinistra) sembra vivere una sorta di Rinascimento; non c'è avvenimento che non possa essere riveduto, corretto e reinterpretato. I comunisti mangiavano davvero i bambini. «Contrordine, compagni, il maresciallo Tito, forse una volta buono, adesso alimenta le fila dei tragicomici torturatori che il ventesimo secolo lascia in eredità ai posteri». E perché non parlare dei Repubblichini di Salò? C'è chi vorrebbe equipararli addirittura ai combattenti della Resistenza (con il titolo di “belligeranti”): in fondo, anche loro perseguivano un ideale, per sbagliato che fosse. E perché non abolire anche la ricorrenza del 25 aprile? Al suo posto, rassicuranti giornate di memoria “condivisa”, in cui i morti, ma soprattutto le loro ragioni, sono tutti uguali. Dieci alla coerenza, almeno. «Il coraggio costa caro», ho sentito dire solamente ieri da un “grande vecchio” del giornalismo italiano (Giorgio Bocca); uno che, per capirci, ha sentito le pallottole fischiare a pochi millimetri dalla propria pelle, ed erano pallottole tedesche, o forse italiane, “repubblichine”. Il coraggio, quello di dire con coerenza: “io ho fatto questo o quello”, e non negarlo, o peggio, rinnegarlo, per nessuna ragione al mondo. Rido, rileggendomi: proprio in questi giorni è in atto una guerra intestina fra due destre: la “revisionista” e la “nostalgica”; guerra solo di parole, ovviamente, ma dai toni tutt'altro che pacati e sereni. Rido non per sadico campanilismo elettorale ma perché tra le fila della destra revisionista s'annoverano due partiti (apparentemente alleati), dalla storia e dalla tradizione più che cinquantenaria: il Partito Repubblicano Italiano, e il Partito Monarchico (!!!)... Tutto ciò dovrebbe essere normale? Allo stesso modo mi fa ridere, ma di riso amaro, l'arbitraria disobbedienza alla nostra Carta Costituzionale, scritta col sangue dai nostri padri fondatori, che vieta nel modo più assoluto la possibilità di esistenza a gruppi politici che si richiamino esplicitamente al fascismo nei simboli e nei toni. Molti muri della capitale sono tappezzati da manifesti elettorali “marinettiani”, di chiara matrice neo (o post-) fascista. Ma nessuno batte ciglio. [...]"Potete scaricare l'intero articolo cliccando sul link a destra (è necessario avere AdobeReader)Ciao a tutti...