Savenidice

Lungosavena: un passo avanti… e due di lato


 
Il progetto preliminare del lotto due bis poi sconfessato dalla giunta di castenasoCastenaso (Bologna)Mentre i lavori per la realizzazione del lotto due della Lungosavena stanno procedendo, ossia il tratto da via dell’Industria a via Bargello, manca ancora il completamento del quarto lotto da via Bargello alla Trasversale di pianura. Mancano i circa 700 metri da via Bargello a via Frullo e, come ci hanno spiegato i tecnici della Provincia, il ritardo è dovuto «a un breve tratto di oleodotto militare da spostare ma però non sono ancora giunte tutte le autorizzazioni necessarie. In ogni caso il tratto potrà essere aperto solo dopo la realizzazione della rotatoria nord del secondo lotto (quella su via Bargello-Crocione, ndr) e questo è programmato nell’estate del prossimo anno; al massimo in ottobre». Nel frattempo è stata realizzata una bretella con rotatoria, come opera collaterale, che unisce via Bargello (via Crocione per Bologna) a via Santa Caterina di Quarto per raggiungere il Caab e Meraville. E inoltre, con il consenso del consiglio comunale di Castenaso, è anche stato annullato il progetto del lotto due bis (dalla San Vitale a via dell’Industria) più volte modificato. Il consiglio ha infatti approvato una variante che ne prevede lo spostamento di circa un chilometro verso la Stellina di Castenaso. Dalla San Vitale non si dirigerebbe più verso via dell’Industria – passando con un tunnel sotto alla ferrovia Bologna-Portomaggiore poi per le vie Verdi e del Lavoro – ma verso il Caab superando la ferrovia con un viadotto per allacciarsi poi, con un’altra rotatoria, a via Bargello e da questa alla Lungosavena. Dal testo della delibera, come illustrato dalla giunta nelle assemblee di frazione del 2011, il costo di spostamento delle interferenze all’opera si è modificato rispetto a quello valutato nella progettazione definitiva (presentata il 30 dicembre 2009, ndr), passando da circa 400 mila a due milioni di euro. Modifica che ha eroso il finanziamento dell’opera che, pur finanziata, ha diminuito i margini per eventuali imprevisti. La decisione della giunta, approvata dal consiglio, è quindi stata quella di spostare l’opera e di rivedere il progetto col viadotto, «che consente un nuovo ingresso al capoluogo indipendente dal passaggio a livello che potrebbe divenire punto critico col previsto potenziamento del servizio ferroviario». Con il costo del nuovo progetto che viene stimato in 10,7 milioni di euro rispetto agli 11,8 del precedente. La delibera ha quindi dato mandato al sindaco per la modifica degli accordi sottoscritti e per l’approvazione della variante urbanistica. Con il comitato “Per Villanova”, sostenuto dal consigliere provinciale Udc Mauro Sorbi, a ricordare «che la soluzione con viadotto, come da prime ipotesi agli inizi degli anni ’90, è possibile anche sull’asse delle vie Verdi e del Lavoro esistenti. Che le interferenze alla soluzione in tunnel sono infatti le condutture: un acquedotto e un gasdotto Hera, e tre gasdotti Snam, esistenti da decenni e di cui tutti erano a conoscenza. Forse gli unici a non saperlo erano solo i progettisti. E che, soprattutto, la nuova soluzione approvata è ad esclusivo servizio del capoluogo, Castenaso, senza dare respiro a Villanova, gravata da un traffico caotico e inquinante mentre il compito degli amministratori locali dovrebbe essere quello di salvaguardare la salute dei cittadini». Ma per completare la Lungosavena manca del tutto il finanziamento del lotto più impegnativo, dal punto di vista tecnico e finanziario, che dovrebbe unire la rotondona Sabadino degli Arienti, vicina al Novotel, a via dell’Industria scavalcando via Mattei e la ferrovia. Ossia il terzo lotto con preventivi di spesa, del 2010, che vanno da un minimo di 12, con viadotto, a un massimo di 41 milioni di euro se in galleria.