VolontariatoIn occasione della “Festa delle Forze Armate” vogliamo ricordare che ci sono militari in congedo, come quelli dell’Associazione Nazionale Alpini (Ana) sempre in servizio effettivo con le armi della solidarietà e del volontariato. Ne sono un esempio le “penne nere” del “Gruppo Alpini” di Ozzano (Bologna) appartenente alla “Sezione Bolognese – Romagnola”. Gli alpini sono infatti sempre pronti ad aiutare gli altri sodalizi di volontariato del territorio, e non soltanto, mettendo a disposizione anche la loro sede di via Collegio di Spagna, e molto attivi in azioni di solidarietà umana e di tutela dell’ambiente. Un gruppo di “veci”, ma giovane con i suoi 27 anni di vita, inquadrato nel nucleo provinciale di Protezione civile che si è distinto in Italia e all’estero in casi di calamità naturali. Come in Albania, e nell’ex Iugoslavia, in soccorso dei profughi sfuggiti alle “pulizie etniche”. Con i suoi mezzi il gruppo, presieduto dal cavalier Graziano Bandini, è impegnato nel trasporto dei disabili e collabora alla pulizia dei corsi d’acqua e dei parchi pubblici. Si occupa poi di attività sportive, come quelle podistiche, e culturali (in sede ha un piccolo museo), oltre ad avere anche una squadra di calcio e il coro “Gli amici” che cerca altri appassionati del canto corale e dello stare insieme in allegria. Tutto senza suonare la “fanfara” perché, come dice lo stesso Bandini, «gli alpini aiutano e dimenticano perché non aspettano ricompense; e non si vantano di ciò che fanno». Gli alpini hanno infatti il carattere un po’ burbero dei montanari e non è facile farsi raccontare le tante iniziative realizzate. «Purtroppo – dicono i “veci” dai capelli grigi o candidi – abbiamo la memoria corta; ma c’è quella degli altri». Ma la loro fittizia scontrosità si scioglie quando partecipano ai raduni pieni di allegria, di spirito di corpo, di nostalgia per la gioventù passata tra i monti e, nei più anziani, di commozione al ricordo di chi non c’è più.