Savenidice

Museo della Libertà, una realtà poco conosciuta


 
Edo Ansaloni nel Museo Memoriale della Libertà con alcuni studenti delle superioriBolognaPur essendo conosciuta all’estero anche con altri nomi: “Parco delle Emozioni” o “Museo del Grigioverde” il “Museo Memoriale della Libertà”, purtroppo, non è molto frequentato dalla cittadinanza, e dalle scolaresche, della provincia bolognese. O come dovrebbe e potrebbe esserlo. E questo dispiace al suo creatore Edo Ansaloni già vivaista, fotografo, e collezionista di ogni sorta di veicoli civili e militari. Edo è poi noto per la sua storica documentazione fotografica e filmata della liberazione di Bologna avvenuta all’alba del il 21 aprile 1945. Dopo aver già ripreso lo sbarco degli alleati ad Anzio Ansaloni, ventenne, quel giorno era a Bologna con cinepresa e fotocamera a riprendere l’ingresso dei liberatori nella città di San Petronio; e i festeggiamenti della popolazione liberata dal giogo tedesco e repubblichino. Una giornata che segnò in modo indelebile la sua vita perché da allora prese il via la sua raccolta di cimeli e automezzi, compreso un carro armato Sherman M4A3 con cannone da 75 millimetri. Un museo spesso meta di reduci alleati in visita in Italia con i loro familiari. In una sala di questo museo privato, in via Giuseppe Dozza 24 a Bologna, accanto ai cimiteri di guerra polacco e del Commonwealth a due passi da San Lazzaro, in occasione della Giornata della Memoria (il 27 gennaio), è aperta al pubblico anche una mostra sugli orrori dei campi di concentramento tedeschi che è allestita con l’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi di sterminio nazisti (Aned). Il cuore di questa vasta struttura espositiva privata, accanto a uno di quei “carri bestiame” che utilizzati per la deportazione di tanti italiani, e non solo ebrei, è il “Museo Memoriale della Libertà”. Un impianto, patrocinato dall’Istituto per i Beni Culturali, con la ricostruzione in grandezza naturale, e con effetti speciali, di cinque episodi di guerra avvenuti nel nostro territorio. Un rastrellamento della Todt, un rifugio, il bombardamento di Bologna, la battaglia di Porta Lame e la scalata degli alpini americani al Monte Belvedere. Il tutto con automezzi, armi, uniformi, indumenti civili e suppellettili originali dell’epoca. Nel “Parco delle emozioni” c’è, infine, anche una grande collezione di automezzi militari, speciali e civili. Un museo (chiuso il lunedì) che merita di essere conosciuto e visitato anche dalle scolaresche. E non solo in occasione di commemorazioni storiche. Info: 051.461100; www.museomemoriale.com; www.parcodelleemozioni.com.