Savenidice

Differenziata al 63%, ma col trucco


 
Pianoro (Bologna)Stando ad antichi modi di dire non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire; ma, anche, non c’è peggior cieco di chi non vuole vedere. Lo conferma il seguente incipit di un testo pubblicato sulla copertina del notiziario comunale “Pianoro Informa”, di ottobre 2012, sulla raccolta dei rifiuti e in particolare sulla sperimentazione in atto a Rastignano. «Progetto Egate: i primi dati pervenuti dal sistema confermano come sia già stato raggiunto l’obiettivo prefissato dal progetto per fine anno. Con il nuovo sistema è stata infatti raggiunta una percentuale di raccolta differenziata pari al 63%; quasi il doppio rispetto ai valori precedenti prima dell’avvio della sperimentazione». Per chi non lo conosce il sistema Egate, avviato nel maggio scorso in parte della frazione pianorese, consente il conferimento nel cassonetto del rifiuto indifferenziato con un apparecchio tipo bancomat. Non si apre più lo sportello con pedaliera, o maniglia, ma inserendo in una fessura una scheda elettronica con chip personalizzato. E soltanto quando si accende una luce verde si potrà poi azionare una leva che apre il dispositivo, a vaschetta, che ha però capacità di carico molto ridotte; chiudendo la leva la vaschetta ruota e versa i rifiuti all’interno. Il dispositivo ha pienamente assolto lo scopo di scoraggiare gli utenti a conferire i rifiuti nel cassonetto dell’indifferenziato; anche perché a volte il bancomat non funziona per vari motivi (non riconosce la card o la vaschetta è bloccata). Così chi scende per conferire il rusco non se lo riporta in casa. Molti degli utenti di Rastignano hanno così trovato modo di aumentare la raccolta “differenziata” conferendo il pattume negli altri contenitori. Dallo scorso maggio nei cassonetti gialli per la plastica non c’è più solo la plastica, in quelli dell’organico ci si può trovare imballi di polistirolo e avanzi di demolizioni domestiche, nelle campane della carta e del vetro tante altre cose non compatibili. C’è poi chi lascia il rusco accanto a cassonetti e campane costringendo il Comune ad attivare un servizio di raccolta. I più educati, o più civili, lo conferiscono nei cassonetti delle località vicine ancora privi del bancomat. Azioni che vedono tutti ma non chi si loda senza avere, prima, ascoltato le perplessità degli utenti e, poi, controllato. E tale sporcizia accanto ai cassonetti a Rastignano non s’era mai vista prima.