Savenidice

Venerdì a veglia, nel museo, a lume di candela


Fuori Porta (con
Un’edizione precedente di “At voi cunter ‘na fola” nel Museo di Arti e Mestieri di PianoroPianoro (Bologna)Venerdì 15 febbraio, alle 20.30, nell’ambito dell’iniziativa nazionale “M’illumino di meno 2013” per il risparmio energetico, lanciata dalla trasmissione Caterpillar Radio 2, il Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini” di Pianoro (Bologna), in via del Gualando 2, ripropone un’atmosfera d’altri tempi. A lume di candela, il folaio (racconta favole) Adriano Simoncini – scrittore e storico della civiltà contadina e della cultura montanara – narrerà di fatti del passato, veri, presunti o inventati. Accanto a lui, come un tempo abili trecciaiole intrecceranno con destrezza lunghe trecce di paglia di grano. Una rievocazione delle veglie invernali nelle stalle, per vincere freddo e noia. Poi, in compagnia dei volontari dell’associazione Territorio e Civiltà dei Mestieri, ci sarà una lettura dialettale della favola di Carolina Coronedi Berti “La fola d’Zvan fort” (la favola di Giovanni il forte). La Coronedi Berti (1820-1911) fu un personaggio importante nella storia e nella cultura nella città petroniana. Oltre che per le sue opere letterarie – tra le quali, infatti, le belle e ancora oggi godibili “Favole bolognesi” – è ricordata, soprattutto, per il fondamentale “Vocabolario Bolognese Italiano”, con anche la grammatica del dialetto bolognese, che fu pubblicato in due volumi fra il 1869 e il 1874. A seguire alcune favole provenienti dal mondo arabo proposte dai giovani frequentatori del centro culturale giovanile Pianoro Factory. Al termine vén e brazadéla (vino e ciambella) per tutti. L’originale serata, in quella che fu la stalla dell’ex edificio rurale che oggi ospita il museo, a titolo “At voi cunter ’na fola” è a ingresso libero. Per informazioni: 051.776927; 051.6529105 (Comune di Pianoro); info@museodiartiemestieri.it; http://www.museodiartiemestieri.it. L’iniziativa è organizzata dal museo “Pietro Lazzarini” (fregiato l’anno scorso del prestigioso riconoscimento come “Museo di Qualità”) e dall’associazione Territorio e Civiltà dei Mestieri, col patrocinio dell’Ibc (Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione) e del Comune di Pianoro, e col sostegno dell’Emilbanca.