Savenidice

Francesca Mirri presenta la sua Medicina


 
Francesca Mirri a una “Festa di Primavera” dell’associazione Juvenilia Club di San LazzaroMedicina (Bologna)I tanti amici e soci dell’associazione Juvenilia Club, di San Lazzaro, ne conoscevano la passione per la letteratura e la pubblicazione di poesie e racconti. Ora possono conoscerla anche come autrice del libro “Il paese della mia anima” che sarà presentato, alle 18.30 di domenica 24 marzo, nella Sala Auditorium, di Medicina (Bologna). Per l’occasione Giovanna Passigato e Luigi Samoggia dialogheranno con l’autrice mentre la lettura di brani sarà di Giuseppe Martelli. Parliamo di Francesca Mirri, bolognese di nascita, che ha vissuto a Medicina fino al 1974 prima di trasferirsi a San Lazzaro dove vive e scrive. Laureata in lettere ha insegnato a lungo italiano e latino nelle scuole medie impartendo lezioni anche agli studenti dei licei e degli istituti tecnici. Francesca ha partecipato a concorsi letterari nazionali e internazionali, conseguendo per l’originalità del suo scrivere numerosi premi e l’inserimento di poesie e prose in molte antologie. Ma “Il paese della mia anima” (Giraldi Editore) è il suo primo libro. Un libro dedicato a Medicina come racconta egli stessa: «C’è un paese dentro di me, il mio paese, fatto di campanili e di cupole, di portici ombrosi, di strade diritte, di muri antichi, vivo di figure, di visi, di suoni, di profumi e di richiami, antichi e recenti, che mi attorniano e mi avvolgono in un caldo abbraccio, fatto di emozioni sempre rinnovate. E’ Medicina: e qui sono le mie radici». Un libro, ammette Francesca, «con righe scritte di getto, per l’esigenza di fissare subito quanto mi nasce dentro di fronte a un paesaggio, a un viso, o a una parola di quel dialetto mai dimenticato, che suona dolce come può esserlo la voce di una madre. Parole dove c’è la meraviglia di scoprire, o riscoprire, me stessa, e sono grata di ciò alla mia terra». Il libro è dunque un omaggio emozionante e intenso al paese natio dell’autrice, laddove si accolgono i ricordi più cari di un’infanzia, e di un’adolescenza, conservate gelosamente nella propria memoria come un patrimonio intoccabile, e veramente unico, dell’intera esistenza. E l’iniziale citazione all’associazione sanlazzarese Juvenilia, presieduta da Paola Tabacchi Malaguti, non è casuale perché lo stimolo alla realizzazione del libro è venuta infatti su pressione dei soci del club che partecipano ai lavori del laboratorio letterario del sodalizio.