Savenidice

Alla fine la demolizione della seconda casa Andreatta


L’ultima fetta da abbattere dell’ex Casa Andreatta, a destra lo spara acqua San Lazzaro (Bologna) In questi giorni – a quattro anni dalla demolizione della prima delle due discusse e criticate “Case Andreatta”, alla Mura San Carlo di San Lazzaro – si sta completando la demolizione anche della seconda stecca corrispondente al civico 56 di via Galletta. Demolizione, che ha ridotto il palazzone di cemento in ghiaia, prima sospesa, per la polvere che raggiungeva la scuola “Fantini”, poi ripresa dopo pochi giorni alla fine dell’anno scolastico anche per l’adozione di cannoni spara acqua (un po’ simili a quelli sparaneve) per abbattere al suolo le polveri.Come scrissi due mesi fa su “San Lazzaro in Piazza” in questi quattro anni sull’area del primo grande prefabbricato, da 63 alloggi popolari, sono sorti due edifici per un totale di una settantina di appartamenti, sempre di proprietà comunale, e una sala condominiale polivalente. Con i vecchi residenti del civico 56 qui trasferiti che non rimpiangono gli alloggi di prima, realizzati negli anni ’80 per superare l’emergenza abitativa, dato che abitano sempre in case cosiddette “popolari”, di edilizia Erp, ma in appartamenti senz’altro molto più confortevoli.Anche nell’area di sedime dell’ormai ex civico 56 sorgeranno altri due edifici, simili ai primi due, per un totale di 56 alloggi di edilizia libera destinata quindi al libero mercato. Per convenzione col Comune altri 26 alloggi, vincolati per dieci anni all’affitto a canone concertato, saranno infine realizzati in via Bugamelli alla Cicogna residenziale.Col “Carlino” che in un articolo dello scorso 23 luglio ha fatto un po’ di confusione mescolando le due situazioni, come voler unire l’olio all’acqua. Il quotidiano ha scritto che «le famiglie che abitavano le vecchie case Andreatta, ‘trasferite’ temporaneamente in appartamenti alla Cicogna e in via D’Acquisto, potranno quindi rientrare in tempi relativamente stretti nelle nuove e più confortevoli case». Solo che questo è già avvenuto per poter demolire il civico 68 e, infine, trasferire i residenti del civico 56 nelle due nuove torri di sette piani.Infatti l’area dell’ex Andreatta del civico 56, con il relativo edificio,  era già stata ceduta, dal Comune, all’associazione d’impresa che aveva vinto il bando di assegnazione dei lavori. Ati che vi costruirà appartamenti destinati alla vendita e non agli inquilini comunali come invece fu per le due prime torri sul terreno dell’ex civico 68.