Savenidice

Municipio ripulito dai graffiti, sperando che duri


Il municipio di San Lazzaro prima e dopo la ripulitura San Lazzaro (Bologna) Qualche settimana fa, forse anche in vista della 183esima “Fiera di San Lazzaro” che si è svolta dall’1 al 4 agosto, sono state ritinteggiate le pareti del municipio sanlazzarese ripulendole dalle deturpazioni dei graffitari. Infatti forse solo uno o due di quelle opere, certamente non richieste, potevano mostrare un qualcosa di artistico. Per la stragrande maggioranza si trattava di scarabocchi e ghirigori incomprensibili.E certamente in molti hanno apprezzato l’odierna pulizia dello storico palazzo comunale, già convento con chiesa (l’attuale sala di città), che nell’ottocento era definito il “Casino di San Lazzaro”, ma non certo nel senso di bordello, più volte rimaneggiato, ampliato e ristrutturato. Erano molti anni che quei graffiti deturpavano il palazzo municipale e già nel giugno del 2009 il sindaco, Marco Macciantelli, lanciava un appello ai graffitari: «Se desiderate esprimere la vostra creatività con le bombolette spray rivolgetevi al Comune. L’amministrazione – spiegava il sindaco – si impegnerà con voi, a individuare spazi idonei come è già avvenuto nella nuova fermata ferroviaria di Caselle dove sono stati realizzati graffiti belli e di qualità». Anche in quei giorni si stava infatti concludendo la ripulitura del municipio da scritte e graffiti. Scritte incomprensibili, e piuttosto brutte, meri atti vandalici che non avevano nulla di artistico. Poi erano state installate telecamere, per la videosorveglianza del municipio, e un nuovo impianto di illuminazione. Ma, nonostante ciò, il palazzo era stato decorato, per modo di dire, da altri scarabocchi e ghirigori.«Sul tema del graffitismo – precisava infine Macciantelli – non voglio entrare in questioni di carattere estetico. Anche perché, per lo più, le scritte che imbrattano gli edifici pubblici, e non solo, sono gesti privi di senso col risultato di una città molto più brutta, e più sporca, sino a determinare una sgradevole sensazione di degrado – concludeva il primo cittadino di San Lazzaro – e di insicurezza». I giovani tengano quindi presente che il palazzo comunale, e non solo, è ora sorvegliato, giorno e notte, molto più di prima dagli occhi vigili delle telecamere.