Savenidice

Il 30 settembre il punto sulla missione archeologica a Kos


Bologna   Alle 17 del 30 settembre a Bologna, nell’Aula Prodi di piazza San Giovanni in Monte, si farà il punto sulla missione archeologica a Kos. Da anni la missione archeologica italiana, guidata dalla professoressa Isabella Baldini del dipartimento di archeologia dell’Università di Bologna, conduce scavi, studi e ricerche nell’isola greca di Kos. Con i risultati di questi lavori che saranno pubblicati sul numero in uscita della rivista “Archeologia Viva”. In occasione della pubblicazione è stata infatti organizzata, dalla cattedra di Archeologia Tardo Antica dell’Ateneo bolognese, una conferenza che vedrà la partecipazione di studenti e docenti aperta anche a esterni interessati all’argomento. Sarà l’occasione per conoscere gli importanti risultati del lavoro compiuto dalla missione e, anche, il patrimonio culturale greco.L’isola di Kos vanta una lunga storia ricca di avvenimenti che l’hanno portata ad una fama seconda solo a Rodi. Col ritrovamento di tombe preistoriche si fa risalire la storia di Kos al 3.000 a.C. con successivi insediamenti di Fenici e Achei. Anticamente furono i Cari ad abitarla a lungo, molto prima dei greci, dandole nome Caria; successivamente seguì la dominazione dell’isola da parte dei Dori. Tuttavia il periodo che vide fiorire l’isola di Kos, dandole splendore e prosperità economica, fu quello ellenistico, quando nel 366 a.C., fu fondata l’antica città con la costruzione di monumenti e santuari in marmo.