Savenidice

Un successo il pesce per le “Tende di Cristo” di fratel Zambotti


Fratel Francesco Zambotti con Daniela Camboni (assessore), Paola De Maria (Esperienze Insieme), Lina Venturi (La Compagnia degli Animali), Agata Zambotti (Spi-Cgil) e Franco Fanizzi (Arci San Lazzaro).San Lazzaro (Bologna)Anche quest’anno all’Arci di San Lazzaro (Bologna), nell’ambito del “Festival del Pesce di Mare” giunto alla 25esima edizione, si sono ritrovati a tavola i tanti amici e sostenitori del sacerdote camilliano fratel Francesco Zambotti. Non capita infatti tutti i giorni di fare del bene assaporando la buona cucina in amicizia e in lieta compagnia; e per questo occorre prendere al volo tali occasioni. Ed è per questo che gli amici sanlazzaresi di fratel Francesco hanno organizzato una cena di pesce per sostenere le comunità di accoglienza e sostegno per bambini orfani, donne abbandonate e malati di Aids, dette “Tende di Cristo”. Anche perché alle tante comunità fondate dal religioso trentino – che ha dedicato la sua vita al sostegno degli ultimi con attività di solidarietà umana avviate in Italia, Brasile e Messico – se n’è aggiunta un’altra, la 18esima, grazie alla donazione di un edificio agricolo, con 2.300 metri quadri di terreno, nel vicentino. Un’altra Tenda destinata a ospitare, almeno temporaneamente, una quarantina di uomini separati, spesso padri, che hanno perso la casa con la rottura del legame familiare.Per dare un sostegno alle Tende e alle iniziative umanitarie di fratel Francesco è disponibile il conto corrente postale 12084265 intestato all’associazione onlus “La Tenda di Cristo” via Oseline 2 – 26037 San Giovanni in Croce (Cremona). Info: http://www.latendadicristo.it.Francesco Zambotti, infermiere professionale prima di prendere i voti e di ottenere l’ordinazione sacerdotale, ha sempre dedicato la sua vita agli ultimi. Dopo i voti fu direttore della clinica psichiatrica di Predappio poi, a Roma, come economo generale dell’ordine e infine, a Cremona, direttore dell’ospedale dei camilliani. Ma la scrivania non era nelle sue aspirazioni, e nel suo carattere, e rimboccandosi le maniche decise di ripartire da zero aprendo centri di accoglienza; come tende nel deserto.Le Tende vivono di provvidenza e del sostegno dei volontari sia laici sia religiosi. Con la soddisfazione di Francesco che cinque collaboratori laici hanno chiesto di essere consacrati e si attende l’approvazione di un nuovo ordine monastico riconosciuto come Tende di Cristo che si dedichi alla carità, alla preghiera e alla gestione delle strutture esistenti. E un sostegno è venuto anche dalla buona tavola col pesce cucinato dall’Arci.