Savenidice

Un nuovo mensile per le Valli Savena e Idice


Distretto di San LazzaroDal 15 ottobre saranno diffuse sul territorio del Distretto di San Lazzaro che comprende, oltre al già citato, anche i comuni di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Ozzano e Pianoro, le copie stampate del numero due del nuovo notiziario mensile “Valli Savena Idice” edito dalla Hemingway Sas con direttore responsabile il giornalista Bruno Di Bernardo. Nel frattempo il numero di ottobre è già on line sul web all’indirizzo: https://sites.google.com/site/vallisavenaidice/home, dove è possibile sfogliarlo in modo virtuale. Indubbiamente da parte dell’editore è un segno di coraggio, in un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando, e non solo economica, ma anche di grande fiducia nel futuro. Infatti in questi due ultimi anni nella nostra hanno chiuso i battenti le redazioni di alcuni quotidiani – uno per tutti “L’Informazione-Il Domani” con redazioni a Bologna, Modena e Reggio Emilia – periodici, emittenti radio e televisive e, più recentemente, anche quotidiani web.Il notiziario “Valli Savena Idice” nasce dall’esperienza del fratello maggiore “Un’idea di Appennino”, stesso editore e direttore, stesso formato e impostazione grafica a tutto colore, giunto al numero 24 con diffusione nei comuni di Camugnano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Loiano, Marzabotto, Monghidoro, Monzuno, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro e Vergato.L’impegno dei due periodici, e di chi vi collabora, è quello di mettersi al servizio dei cittadini augu-randosi il sostegno dell’imprenditoria locale che gli amministratori sa-ppiano essere all’altezza del com-pito in vista delle unioni di comuni previste dalle leggi regionali. Come ha scritto il direttore Bruno Di Bernardo, nell’editoriale sul numero scorso di “Valli Savena Idice”, «Monghidoro, 841 metri s.l.m. e San Lazzaro, 62 metri s.l.m.: presto dovranno imparare a parlare una stessa lingua, a capire i problemi l’uno dell’altro. Occorrerà assumere nuovi punti di vista, di area vasta anziché di campanile. (…) E non dovranno farlo solo gli ammi-nistratori, ma anche i cittadini, che non saranno più monghidoresi, sanlazzaresi, loianesi, ecc., ma cittadini dell’Unione delle Valli del Savena e dell’Idice. A qualcuno costerà, in ter-mini affettivi o culturali, ma è un passo che ciascuno di noi dovrà fare».