Savenidice

Girgenti: la Sicilia nel cuore… e nei colori


Salvatore Girgenti e la copertina del libro che ne ricorda l’opera di artista e di poeta San Lazzaro (Bologna) L’artista, pittore e poeta, Salvatore Girgenti, con la sua amata Sicilia nel cuore e nei colori, se n’era andato nella primavera del 2010 in punta di piedi lasciando nel dolore la moglie Carmela, i familiari e i tanti che lo conoscevano. Ma “Totò” come lo chiamavano amici ed ex allievi non è stato dimenticato; né come persona, né come artista.Per conto della famiglia l’esperta d’arte Giovanna Mauro ha curato e dato alle stampe un volume di oltre 200 pagine, a colori, che raccoglie per la prima volta le immagini di oltre ottanta opere pittoriche e i testi di circa quaranta liriche dell’artista. Oltre alla sua biografia personale e artistica, e ai testi di critici o giornalisti che hanno scritto di lui. Nel libro interventi di personaggi della cultura siciliana, e non solo, come Alfredo De Paz, Piero Longo, Anna Spadafora e Carlo Alberto Sitta. Il volume è stato infatti edito a Palermo da Aiello & Provenzano. A Bologna il libro è reperibile nelle librerie; Il Secondo Rinascimento in via Porta Nova 1/A; Il Leonardo Libreria delle Arti in via Guerrazzi 20; e a San Lazzaro da L’Isola che non c’era in via Repubblica 92.Salvatore Girgenti era nato nel 1921 a Lercara Friddi, in provincia di Palermo, ma dal 1974 viveva e operava a San Lazzaro dove insegnava italiano e storia alla media “Rodari-Jussi”. In gioventù intellettuale impegnato aveva tradotto con Leonardo Sciascia, per Einaudi, il testo di Manuel Azaña “La veglia a Benicarló”. Nell’attività di insegnante, e letterato, ha frequentato scrittori per poi avvicinarsi alla pittura. Forse per nostalgia iniziò a dipingere la sua terra d’origine con marine dai bagnasciuga sabbiosi, onde che s’infrangono sugli scogli, spinosi fichi d’india, contorti ulivi e campi di grano mossi dal vento, come il mare. Ammalato da tempo ultimamente ha dipinto, fino all’ultimo, le ginestre dei colli, le rupi gessose e i calanchi delle colline bolognesi forse rimpiangendo di aver scoperto la pittura molto tardi.Girgenti ha esposto, oltre che a Bologna, in altre città italiane, poi all’estero e perfino a New York con apprezzamenti anche dai critici più esigenti. Informato della scomparsa dell’artista anche il sindaco di San Lazzaro, Marco Macciantelli, volle porgere alla signora Carmela espressioni di cordoglio personali e a nome della città. Nel libro, che lo ricorda, le atmosfere, i colori, i paesaggi della terra tanto amata.