Savenidice

Il 30 a cena con Agfa… e Matilde


La locandina del film “Matilde” e quella del teatro sovratitolato all’Itc Teatro di San Lazzaro Bologna Il 30 novembre il Cierrebiclub, Centro Sportivo della Carisbo in via Marzabotto 24 a Bologna, accoglierà i partecipanti alla cena benefica “Insieme” organizzata dall’Agfa sezione bolognese dell’associazione Fiadda. Il ricavato della serata sarà infatti utilizzato per l’acquisto di attrezzature e ausili: sistemi hi-fi, lim, eccetera, da consegnare poi a bimbi e ragazzi sordi inseriti nelle scuole pubbliche di Bologna.La cena comprende due primi, un secondo, dolce, frutta, acqua, vino e caffè. Il costo è di 25 euro a persona per gli adulti; 18 per bambini fino a 10 anni; 20 per i ragazzi sordi. Per informazioni e prenotazioni contattare i numeri telefonici: 328-7138638; 328-8674118.Nell’occasione sarà proiettato il film cortometraggio “Matilde” di Vito Palmieri prodotto dall’onlus Agfa, in parte girato proprio al Cierrebi, vincitore di numerosi e prestigiosi premi in concorsi nazionali e internazionali con la partecipazione del regista e degli attori.Indubbiamente l’acronimo Agfa viene subito associato nota azienda tedesca Aktien-Gesellschaft für Anilin-Fabrikation, nata nel 1867 per la produzione prodotti chimici per il trattamento delle pellicole fotografiche, fusasi nel 1964 con la belga Gevaert. Nel nostro caso, invece, è l’acronimo di Associazione Genitori con Figli Audiolesi, aderente all’associazione nazionale Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi, con sede a Ozzano (Bologna) in corso Garibaldi 2. Per altre informazioni telefonare allo: 051.798060; bologna@fiaddaemiliaromagna.org; http://www.fiaddaemiliaromagna.org.Agfa-Fiadda è nata per offrire ai sordi il miglior percorso di crescita, riabilitazione e integrazione sociale in condizioni di pari opportunità. Sostiene le istituzioni che lavorano con le sordità, trasmettendo loro esperienze sul territorio con sanità, scuole, università e nelle relazioni sociali, come riferimento per dimensionare e razionalizzare al meglio risorse, metodi e interventi pubblici adatti alla concreta integrazione delle persone sorde. Oltre a proposte e iniziative formative per gli operatori sociosanitari e scolastici. E all’Itc Teatro di San Lazzaro da cinque anni si ripete la bella iniziativa del teatro sovratitolato con il testo che scorre in alto sulla scena, mentre gli attori recitano.