Savenidice

Pian di Macina un borgo e la sua lunga storia


Le copertine dei due libri che da versanti differenti raccontano la Pian di Macina che fu Pianoro (Bologna) Il Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini”, in via del Gualando 2 a Pianoro (Bologna), alle 16 di domenica 1 dicembre, ospita l’incontro a ingresso libero: “Pian di Macina: un Borgo antichissimo all’ombra dell’Abbazia di San Bartolomeo”. Ne parleranno Romano Colombazzi autore del libro “Storie da un borgo – Gente di Pian di Macina”, pubblicato nel 2009, e Dino Benni autore del volume “Il borgo e i suoi abitanti – Pian di Macina dal 1953 al 1975” uscito proprio quest’anno. L’incontro con i due autori sarà presentato e moderato dal giornalista pianorese Paolo Brighenti corrispondente de “il Resto del Carlino”.Nel primo libro Colombazzi racconta senza pedanteria la storia di questo borgo sorto, ben oltre un millennio fa, accanto alla sponda destra del Savena le cui acque da secoli mossero le macine del mulino che gli diedero nome. Di Pian di Macina ne racconta storie, aneddoti, curiosità, persone ed è illustratissimo. Il borgo è antichissimo ed era dipendente dall’antico convento benedettino di San Bartolomeo, retto da un abate, arroccato sul colle; tanto che Pian di Macina a quel tempo era citato come Borgo Abbadia. E anche nella borgata c’era un piccolo monastero dove praticamente vivevano i laboriosi monaci mugnai.Nel secondo libro lo storico è stato sostituito da un documentarista, in senso lato, che con pazienza certosina ha raccontato 22 anni di vita della borgata, e dei residenti. Strada per strada, casa per casa, podere per podere, negozio per negozio, famiglia per famiglia; quasi persona per persona ricordandone i personaggi più caratteristici e singolari.Nell’occasione sarà anche possibile ammirare nel museo la mostra di acquerelli del pittore Claudio Pattarin “Appennino. Una meraviglia del creato” aperta al pubblico dalle 15 alle 18 con ingresso libero. E per chi è nato, o vissuto, in Pian di Macina partecipare all’incontro sarà come rivivere l’epoca, ormai lontana, della passata… gioventù.