Savenidice

Una bella gita, fuori porta, con l’Auser


Il santuario della Madonna del Faggio immerso nella faggeta dell’Appennino porrettanoCultura e turismo Cultura, arte, tradizioni, ambiente e turismo. Tutto questo nella bella gita, sperimentale, promossa dall’Auser di Bologna per dare nuove occasioni di impiegare al meglio il proprio tempo libero a chi cerca nuovi stimoli, nuove amicizie e conoscenze sul proprio territorio.Guidati da Stefano Marcacci amici e soci dell’Auser (associazione per l’autogestione dei servizi e la solidarietà) sono stati condotti a visitare nel porrettano luoghi per loro insoliti: a Castelluccio il bel “Museo Laborantes”, gestito dalla Pro Loco, che in quella che fu colonia estiva raccoglie testimonianze del lavoro e della vita religiosa e sociale locale. Poi Castello Manservisi, un complesso di edifici rimaneggiato in guisa neogotica alla Rubbiani, gestito e accudito dall’associazione “Castello Manservisi” con l’occasione di visitarne l’interno guidati, come nel museo, da Graziano Maurizzi già sindaco di Porretta. Da buongustai il pranzo nel rifugio escursionistico “Le Casette del Doccione”, con piatti tipici e prodotti della montagna, ex vivaio forestale “I Monti” immerso nella faggeta. Poi la visita al vecchio borgo Tresana con case in sasso dai tetti in lastra, in un bosco di castagni, al secolare santuario della Madonna del Faggio e, infine all’antica Ferriera di Panigale di origine medievale, ora all’attenzione della Comunità Europea, che ha due antichi enormi magli funzionanti mossi da ruota ad acqua per la produzione di attrezzi agricoli. Tirando le somme una gita interessante che si spera venga ripetuta per altri turisti e per altre destinazioni. Chi è interessato alle proposte turistiche e culturali proposte o sostenute dall’Auser può rivolgersi a Marcacci: 348-0130456; stefanomarcacci.auser@gmail.com.L’Auser è un’associazione di volontariato nata nel 1989 su iniziativa del sindacato dei pensionati Spi-Cgil e presente su tutto il territorio nazionale con 1.176 sedi e oltre 60.000 volontari. Il suo scopo è quello di contribuire a qualificare la vita delle comunità, mettendo le persone al centro delle azioni sociali, costruendo reti di rapporti, organizzando risposte concrete ai bisogni espressi dai singoli e dalle comunità e mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze.