Savenidice

Le donne ritratte da Sara approdano al Museo “Lazzarini”


Pianoro (Bologna)Dopo un lungo peregrinare per Bologna (Palazzo d’Accursio, sedi di quartieri, Archiginnasio), poi in comuni della provincia, e in altre città d’Italia, approda a Pianoro la mostra fotografica di Sara Colombazzi, pianorese, a titolo “Lasciatele lavorare. Donne nel mondo del lavoro”. Esposizione che sarà inaugurata alle 16.30, di sabato 13 settembre, nel Museo di Arti e Mestieri “Lazzarini” in via Gualando 2, che rimarrà aperta, fino al 12 ottobre, il sabato e la domenica dalle 15 alle 18. La mostra fotografica curata da Gianna Solmi, e realizzata con l’Udi (Unione Donne in Italia), sarà aperta da letture della scrittrice Alba Piolanti, componente del Comitato scientifico dell’Udi di Bologna, e da interventi dell’assessore pianorese alla cultura, Benedetta Rossi, e di Katia Graziosi presidente dell’Udi bolognese. Come riferisce la curatrice della mostra «le foto sono lo specchio del reale, ma anche immagini che Sara Colombazzi ha saputo rivelare e sviluppare con occhio attento e grande passione. Non esclusivamente dei ritratti ma un “incontro” con le protagoniste, tutte giovani donne, che si narrano nel loro ambiente professionale. E le fotografie rivelano un attimo del loro quotidiano lavorativo, dove si può vedere la forza, la determinazione, la bellezza orgogliosa che si nasconde in uno sguardo, in un gesto fermati dallo “scatto fotografico”. Nella mostra non troveremo immagini sensazionali, ma serie rappresentazioni del reale, credibili visioni e, possibilmente, vere atmosfere». Laureata in ingegneria edile Sara si avvicina alla fotografia durante l’Università realizzando foto rivolte all’architettura e al paesaggio. Poi il suo interesse si sposta verso il reportage con l’attenzione rivolta al sociale. Realizza infine progetti con le associazioni Udi, Lavitabella, Portland-Bologna, Sister City, L’Idea, Il Nido della Valle, Aido, poi con la Regione, la Provincia e con il festival del turismo “Itaca”. Da anni Sara Colombazzi è poi anche curatrice di mostre fotografiche collettive, corsi e concorsi fotografici. Infine nel giugno scorso ha esposto a Portland in Oregon (Usa) un progetto fotografico dedicato alla cultura, e a Bologna, avvicinandosi ancora al tema del ritratto. Come spiega la stessa Colombazzi «la mostra intende affermare la dignità e l’autodeterminazione delle donne, condannare ogni violenza, molestia o discriminazione sul lavoro, in famiglia e nella società. Per sostenere l’accesso delle donne a tutti i livelli lavorativi con parità di diritti e di retribuzioni. Per dimostrare la presenza delle donne in tutti i settori dell’economia con ruoli di responsabilità e di direzione». Per informazioni: 051.776927 (Museo), 051.6529105 (Comune); info@museodiartiemestieri.it; http://www.museodiartiemestieri.it.