Savenidice

Festa della Madonna dei Boschi a Rastignano


Il cabarettista e comico Maurizio Pagliari in arte Duilio PizzocchiPianoro (Bologna)Il parroco don Severino Stagni ha reso noto che alle 21 di venerdì 19 settembre, dopo la partita di calcio, accanto alla parrocchia di San Pietro e Girolamo, a Rastignano di Pianoro, c’è “Vernice fresca”. Nessun pericolo, però, di sporcarsi gli abiti perché l’avviso non è altro che il titolo di uno spettacolo del comico e cabarettista bolognese Maurizio Pagliari più noto col nome d’arte di Duilio Pizzocchi. Con “Vernice fresca” Pizzocchi porterà in scena tutti i personaggi più esilaranti del suo repertorio tra i quali lo stesso Duilio, l’imbianchino ferrarese che lo ha reso noto, il camionista Ermete Bottazzi, l’anziana signora Novella con la passione dei funerali, il tossico Cactus sempre alla ricerca di spiccioli, l’astrologa Donna Zobeide, il boss mafioso italoamericano Eddy Collante, eccetera, eccetera. Lo spettacolo si terrà nell’ambito dell’ultracentenaria sagra paesana con la Festa della Madonna dei Boschi apertasi lo scorso 11 settembre. Festa della frazione pianorese con bar, stand gastronomici, mercatini, musica e spettacoli che proseguirà fino al 21settembre. Alle 21 di sabato 20 ci sarà invece un concerto in chiesa con Gabriele Raspanti al violino e Alessandra Mazzanti all’organo settecentesco. Concerto a ingresso gratuito per la rassegna musicale “Rastegna” curata da Chiara Molinari che proseguirà alle 17 del 27 settembre, con Steno Boesso al fagotto ed Enrico Zanovello all’organo, e alle 17.30 del 5 ottobre con Michele Santi con trombe antiche, Vladimir Matesic all’organo e le voci di Chiara Molinari, del coro di San Giacomo di Piumazzo e del coro della parrocchia di Rastignano. La Madonna dei Boschi della Croara ha una storia antica come il piccolo oratorio, che ne custodisce l’originale, immerso in un bosco di roverelle nel Parco regionale dei gessi. Un’immagine allattante della “Vergine Madre” venerata non solo nella parrocchia di Rastignano, che appunto la onora in settembre, ma anche in quella vicina di Santa Cecilia, alla Croara di San Lazzaro, che la festeggia in giugno. L’antico e suggestivo oratorio tra i boschi della Croara, l’affresco di autore ignoto, e la venerazione per quell’immagine, hanno una lunga storia. Secondo la tradizione popolare la chiesina fu edificata nel XVII secolo dai fedeli delle due parrocchie come ringraziamento per la scampata pestilenza del 1630 che a Bologna fece quindicimila morti, senza contare quelli del contado, risparmiando le due parrocchie.