Savenidice

Nodo di Rastignano, variazioni sul tema


Pianoro (Bologna)A Rastignano, popolosa frazione del Comune di Pianoro, l’ennesimo investimento di una persona sull’ex statale “della Futa”, via Andrea Costa per la toponomastica comunale, ha fatto arrabbiare la residente Nadia Querzè. «La rabbia è troppa – sbotta la signora sul suo sito Facebook – hanno appena investito un signore, non so quali sono le sue condizioni di sicuro non buone. Attraversava sulle strisce pedonali in un buio assoluto, quanti morti e feriti ci devono ancora essere?». Bella domanda! Sono oltre trent’anni che si chiede di allontanare il traffico di attraversamento dal centro di Rastignano. C’è il progetto che dovrebbe sciogliere il cosiddetto “Nodo di Rastignano” ma non ci sono finanziamenti per realizzare l’intero progetto. Per ora stanno per partire i lavori per realizzare una sorta di palliativo, “propedeutico” al completamento del progetto, che va dalla rotatoria Mafalda di Savoia, di Bologna, a via Madre Teresa di Calcutta al Trappolone di San Lazzaro. Opere che indubbiamente toglieranno traffico dalla bolognese via Toscana ma non certamente dal cuore di Rastignano sia esso a est o a ovest della linea ferroviaria. Purtroppo ricordo ancora l’atroce morte di un Fabbri detto “al Fajen” (che non era mio parente), che abitava in via Torriane, stritolato da un autotreno proprio davanti al negozio di Querzè. Fintanto che non sarà completato l’intero progetto saranno investite altre persone come avvenne alcuni mesi fa, davanti all’ufficio postale di Rastignano, con una signora travolta e uccisa da un’auto. Anni fa si fecero manifestazioni sulla strada dalla Pedagna fino alla chiesa di Rastignano. Oggi non si muove più nessuno mentre questo dovrebbe essere il banco di prova della capacità e della serietà dei nostri amministratori locali (Regione e comuni di Bologna, Pianoro e San Lazzaro) e anche dei cittadini stessi che sono diventati un po’ troppo individualisti, inerti e silenti nei confronti delle “autorità” che dovrebbero essere, invece, al servizio dei cittadini. Amministratori che dovrebbero muoversi per trovare i finanziamenti necessari a rendere via Andrea Costa il salotto della frazione pianorese. Nello scrivere queste note m’è venuta poi un’idea non tanto campata in aria considerando che gran parte del traffico su via Costa è di attraversamento. Perché non deviare quello proveniente da Bologna sulla Fondovalle, eccetto i mezzi pubblici, tramite il ponte Bailey del Paleotto? Chi poi deve raggiungere l’interno della frazione può tornare dal ponte delle Oche e la nuova rotatoria. In tal modo invece di avere i due flussi all’interno di Rastignano si avrebbe su via Costa solo quello verso Bologna; e quello verso monte in sinistra Savena. Meditate gente. Meditate. Come diceva Renzo Arbore ai suoi bei tempi.