Savenidice

“Cibo, arte e cervello”: la parola agli esperti


Una delle inconfondibili sculture di Michele D’AnielloPianoro (Bologna)Dalle 10 alle 12 di sabato 8 novembre nella sala teatro Arcipelago, in viale della Resistenza 201 a Pianoro, si terrà una conferenza dibattito a titolo: “Cibo, arte e cervello, sinergie per far crescere il tuo Ben-Essere” promossa dall’associazione “Amici di Tamara e Davide” di Rastignano, con patrocinio del Comune di Pianoro, a ingresso libero e aperitivo finale. I lavori saranno aperti e diretti dal giornalista de “il Resto del Carlino” Paolo Brighenti, e dai saluti del sindaco Gabriele Minghetti, dell’assessore ai servizi sociosanitari Riccardo Dall’Olio e dal presidente dell’associazione rastignanese Federica Manaresi. Relatori lo scultore Michele D’Aniello ideatore del progetto S-Cultura e Impresa sul tema: “Arte e Ben-Essere: quando l’arte ci aiuta a stare meglio”; la psicologa, psicoterapeuta e ricercatrice dell’Università di Bologna Sandra Nicoletti su: “Cambiamento. Il tuo cervello per il tuo successo”; Cristina Malvi responsabile nella prevenzione di comunità dell’Ausl di Bologna e Cup 2000 su: “Fragil-mente curiosi: la fragilità in popolazione anziana; ed Elisa Scalise, professionista di nutrizione e programmazione neuro-linguistica, responsabile della promozione della salute per l’associazione “Gli Onconauti” su: Come credenze e luoghi comuni sul cibo condizionano la nostra salute”. A proposito dell’associazione “Gli Onconauti” questa ha recentemente ideato e realizzato – come si legge sul suo sito – il Centro integrato di riabilitazione oncologica (Ciro), che offre agli Onconauti un percorso riabilitativo gratuito di tre mesi iniziali, che gli permetta di accelerare il ritorno a una vita normale e serena attraverso la condivisione con altri onconauti. Per onconauti si intendono le persone sopravvissute al cancro, che gli americani chiamano “Cancer Survivors“. Col centro “Ciro” l’associazione aiuta le persone operate e sottoposte a terapie, che stanno guarendo da un tumore, a migliorare il loro benessere recuperando la fiducia in sé stesse. Con l’obiettivo che gli onconauti diventino esempi e testimoni nei processi di cura per coloro che sono ancora malati; di promuovere stili di vita salutari, modalità di prevenzione efficaci e trattamenti utili a migliorare la loro qualità di vita e a ridurre il rischio di ammalarsi; di sostenere programmi di ricerca sulla qualità di vita e sui fattori che facilitano la guarigione. L’associazione “Amici di Tamara e Davide”, con sede a Rastignano in via Di Vittorio 3, è invece impegnata in attività senza scopo di lucro sui fronti sociale e culturale per rivitalizzare la comunità locale e fare rete con altre associazioni ed enti, pubblici e privati, per rispondere alle necessità concrete delle persone e allo sviluppo della comunità.