Savenidice

Al museo una marionetta di nome … Pinocchio


Pianoro (Bologna)La bella favola di Pinocchio? Te la contano sabato 21 e domenica 22 febbraio nel Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini” in via del Gualando 2 a Pianoro (Bologna). Alle 15 del sabato, nella sala eventi al piano superiore, verrà inaugurata una mostra di arti visive, dedicata alla fiaba di Pinocchio, con disegni di Adriano Gramolini, opere in terracotta e legno di Daniele Calzolari, e con le cornici di Roberto Barbato di Studio 7. Mostra che sarà visitabile, fino a domenica 1 marzo, il sabato e la domenica dalle 15 alle 18 con ingresso libero. Domenica invece, dalle 16, sempre con ingresso gratuito, ci saranno racconti a più voci della fiaba, “Pnocc, Pinocchio!” cuntè ai ragazu, grandi e piccoli, dai volontari dell’associazione culturale Territorio e Civiltà dei Mestieri che gestisce la stessa struttura museale pianorese. L’adattamento dalla fiaba “Le avventure di Pinocchio”, e gli intervalli dialettali, sono di Maurizia Lazzarini direttrice del museo. Dopo la fiaba una merenda per tutti e la possibilità di vedere il museo nato dalla donazione della collezione di Pietro Lazzarini (1920-2007). L’evento è un’iniziativa dell’associazione Territorio e Civiltà dei Mestieri nell’ambito della festa per il risparmio energetico promossa da RadioRai-Caterpillar “M’illumino di meno” con un pomeriggio che rievocherà le antiche veglie invernali nelle stalle, con i racconti dei folai, per vincere freddo e noia in un’atmosfera di altri tempi. Ma Pinocchio cos’è, burattino o marionetta? A fare confusione sul legnoso personaggio della storia, Pinocchio, fu proprio l’autore, Carlo Lorenzini detto Collodi, titolando le prime edizioni del suo libro “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino”. Libro, che ebbe poi successo in tutto il mondo, ma Pinocchio era una marionetta, pupazzo snodato mosso dall’alto con dei fili, e non un burattino invece mosso da una mano all’interno della sua veste. Nelle edizioni successive la titolazione del libro perse prima la coda (Storia di un burattino), poi la criniera (Le avventure di), per un più semplice “Pinocchio”. Anche l’origine del nome non è chiara anche se molto probabilmente Pinocchio deriva da “pino”, come nome del legno, o da un diminutivo di Giuseppe come Giuseppino, Peppino e lo stesso Geppetto. Alcuni però ne danno la derivazione dalla fonte e dal rio Pinocchio che scorre nel centro di San Miniato Basso che Lorenzini conosceva molto bene. Ma sabato e domenica al museo ne sentiremo, e ne impareremo, delle belle. Info: 051.776927; 051.6529105; info@museodiartiemestieri.it; http://www.museodiartiemestieri.it; facebook.com/museodiartiemestieri.