Savenidice

Sabato l’ex preside racconta del suo libro: “La compagna di banco”


Pianoro (Bologna)Sabato 26 settembre, alle 16.30, lo scrittore Adriano Simoncini sarà al Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini”, in via del Gualando 2 a Pianoro, a presentare il suo ultimo libro “La compagna di banco” con il giornalista Paolo Brighenti. Nella stessa occasione sarà inaugurata la mostra di opere pittoriche di Dino Simoni a titolo “Sogni”. Liberissimi di non crederci ma anche l’integerrimo e severo preside, terrore di ogni discolo chiamato in direzione, è stato anche lui scolaro, in un disagiato plesso del nostro Appennino, e studente per molti anni in severissimi collegi ciociari a un tiro di cannone dalla capitale. E nessuno vedendolo e conoscendolo – prima come maestro poi come direttore didattico, infine come scrittore e personaggio di spicco della cultura nelle valli del Sambro e del Savena – avrebbe mai immaginato che tirasse fuori dal mitico cassetto i suoi intimi turbamenti di ragazzo che si appresta a diventare uomo. Una storia resa possibile dai suoi diari e quaderni dell’epoca custoditi gelosamente dove annotava tutto. Lo scrivere non gli pesa ora e non gli pesava allora col mistero di aver imparato a scrivere a tre anni di età tramite il marchio di fabbrica di una modesta stufa. Poi gli studi che lo vedono assorbire come una spugna italiano, latino e decine e decine di libri di ogni genere. Un secchione, si diceva un tempo, che ogni nuovo insegnante cercava per primo nella classe: «Chi è Simoncini? Si faccia avanti». Da non crederci, ma l’ha scritto lui, che compose il suo primo sonetto dopo lo sguardo di una coetanea dai capelli biondi, Camilla, la compagna di banco che fu il suo primo e grande amore; platonico. Da leggere. Adriano Simoncini è condirettore della rivista “Savena Setta Sambro” e autore di libri sul tema della cultura montanara e agricola: “Il crepuscolo della civiltà contadina” (1983) e “Il tempo delle favole” (1992), “Fòia tonda. Detti e fatti della montagna d’un tempo” (2006), oltre a molti fascicoli tematici e a collaborazioni a libri di storia locale. Poi di romanzi: “Ugone Eroe” (1990); “Ai cancelli del vento” (2001) e di raccolte di racconti: “Vacanza erotica con rapina” (2006).Giancarlo Fabbri