Savenidice

Un ricordo dell’artista Carlo Anleri


Il busto di Maria Delle Donne a Palazzo Simiani municipio di LoianoBolognaUn’amica di Facebook, Luciana Rustichelli, mi ha gentilmente chiesto di ricordare l’artista bolognese Carlo Anleri, nato a Vergato nel 1943, che ha lasciato questa terra nell’Istituto Giovanni XXIII, lo scorso 23 ottobre, e ora riposa alla Certosa di Bologna. Infatti di lui avevo già avuto modo di scrivere nel settembre 1999, con un articolo pubblicato su “il Resto del Carlino”, in occasione dell’inaugurazione di una sua grande opera bronzea, dedicata a don Olinto Giuseppe Marella, più noto come Padre Marella. Monumento inaugurato, a Bologna, il 12 settembre di quell’anno accanto alla struttura del Pronto soccorso sociale di via del Lavoro gestito dall’Opera Marella. Scultura donata dalla Carisbo per ricordare il 30° anniversario della morte del prete mendico “padre” benefattore di centinaia di ragazzi orfani o poveri. Scrivo di Carlo Anleri artista, anche se purtroppo non ho avuto modo di conoscerlo bene, soprattutto perché mi ha fatto ricordare gli anni in cui anch’io frequentai l’Istituto Statale d’Arte di via Cartolerie, quasi di fronte al Teatro Duse. Anleri lì fu allievo di Cesarino Vincenzi per poi diplomarsi con Quinto Ghermandi. Probabilmente io e Carlo ci siamo anche incontrati nell’aula laboratorio di scultura al pian terreno dell’Istituto, un seminterrato dove non si vedeva la luce del sole. Allora era circa la prima metà degli anni ’50 con nell’Istituto il mitico Lorello, bidello che in divisa sembrava un generale giapponese (gli fecero anche un busto poi posto nell’atrio a fianco di una copia della “Pietà Rondanini” di Michelangelo), e professori un po’ stravaganti come tutti gli artisti. Per fare un esempio Pirro Cuniberti, professore di ritratto dal vero, ci insegnava anche a costruire aeroplanini di carta. A parte i ricordi, con Carlo eravamo quasi coetanei anche se ero nato un po’ prima, di lui artista segnalo anche il bellissimo busto bronzeo raffigurante Maria Dalle Donne che si trova all’ingresso del municipio di Loiano; e la statua di don Marella. Infatti Anleri ha dedicato molte opere all’arte sacra, un “Cristo” dipinto è presente nei musei vaticani, o al mondo del clero modellando nell’argilla preti, frati e suore. Tra questi anche un piccolo Padre Marella in terracotta. Come scrissi a suo tempo gli artisti si erano affezionati alla figura di don Olinto, e non lo dimenticano; sperando che anche Anleri non venga dimenticato.