Savenidice

Sergio Martini espone al Museo di Arti e Mestieri


La chiesa di Santa Cecilia e l’ex abbazia della Croara a San LazzaroPianoro (Bologna)Nella sala eventi del Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini”, in via del Gualando 2 a Pianoro, alle 16 dell’11 febbraio si inaugura una mostra di opere del noto artista Sergio Martini. Bassorilievi intagliati su tavole di legno, poi colorati con effetti suggestivi, che saranno in mostra tutti i giorni dalle 15 alle 18 fino a domenica 26 febbraio con ingresso libero. Per informazioni: 051.6529105 (municipio); 051.776927 (museo); info@museodiartiemestieri.it; www.facebook.com/museodiartiemestieri;www.museodiartiemestieri.it. Come spiega l’artista, che ha esposto i suoi lavori in varie città, «amo la mia città, mi piace viverla osservando le cose belle del passato alla ricerca degli angoli più suggestivi. Per rappresentarla uso il legno, materia viva, dando forma e rilievo a ciò che la realtà mi propone cercando l’opportunità di manifestare con un linguaggio accessibile a tutti l’affetto che nutro per la mia terra».Detto da uno che se ne intende, come il professor Gian Luigi Zucchini, poeta e critico d’arte di cui “rubiamo” brani di suoi scritti pubblicati su “Savena Setta Sambro”, «Sergio Martini lavora il legno come un antico incisore, scavando la materia con abilità e perfezione, lasciando scorrere lo sguardo entro profondità prospettiche che si perdono nell’ombra. Così delineando un mondo di intimi angoli che purtroppo vanno scomparendo, usando poi il colore per rendere ancora più immediato l’effetto, come del resto si usava anche in antico».«Autodidatta di lusso – precisa lo scrittore e storico Adriano Simoncini, condirettore della già citata “Savena Setta Sambro” – Martini si è lasciato vincere tardi dalla vocazione che, pur fin da ragazzo, lo stimolava a disegnare caricature improvvisate sui tavoli della trattoria paterna. A pitturare cartelloni pubblicitari per bar e negozi, colorare fotografie per i commilitoni del battaglione, dipingere paesaggi a olio a ricordo di viaggi lontani. Artista istintivo che la vita ha condotto per strade non sue, ha trovato nel legno la materia congeniale alla sua fantasiosa manualità».Giancarlo Fabbri