Savenidice

In libreria, e in Mediateca, “La nostra via Emilia”


Un particolare della copertina del volumeSan Lazzaro (Bologna)C’è voluta la determinazione dell’amministrazione comunale, la cura dello storico sanlazzarese Pier Luigi Perazzini, l’entusiasmo dei componenti del “Comitato per lo studio e la ricerca sul territorio di San Lazzaro di Savena”, e di altri appassionati di storia coinvolti, per raccontare i 2.200 anni di storia di cinque chilometri di strada. La storica bimillenaria Aemilia, voluta nel 187 a.C. dal console romano Marco Emilio Lepido, e lo hanno fatto con un libro di 276 pagine in grande formato ricco di Storia e di storie del territorio sanlazzarese.Una storia che parte dalla notte dei tempi. Da quando l’uomo ancora non c’era con i margini delle prime colline dell’Appennino ancora bagnate dai flutti del mare Adriatico. Per poi arrivare ai giorni nostri con la consolare che ancora oggi attraversa il territorio e il capoluogo di San Lazzaro tracciandone il suo decumanus maximus.Il volume, a titolo: La nostra via Emilia. 5 chilometri di strada, 2200 anni di storia a San Lazzaro di Savena, si apre con la presentazione entusiasta del sindaco Isabella Conti, con l’introduzione di Franco Farinelli direttore del Dipartimento di Filosofia e Scienze della Comunicazione dell’Università di Bologna e con la premessa del curatore Pier Luigi Perazzini. I testi sono (in ordine alfabetico) di: Maria Beatrice Bettazzi storica dell’architettura e del design e docente all’Università di Bologna e all’Accademia di Belle Arti; Giovanni Bettazzi appassionato di storia e cultura locale autore di numerosi testi per i Quaderni del Savena e promotore di eventi culturali; Lara Calzolari laureata in Storia contemporanea all’Università bolognese e in Scienze religiose alla Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna è docente nelle scuole primarie; Gianni Cascone scrittore e fondatore di scuole e laboratori di scrittura; Francisco Giordano architetto e storico dell’architettura; Fiamma Lenzi archeologa esperta di musealizzazione e valorizzazione del patrimonio culturale; Paola Furlan responsabile dell’Archivio storico comunale di Bologna e autrice di pubblicazioni sul territorio; Mauro Maggiorani docente di Storia contemporanea nell’Ateneo bolognese e autore di saggi storici e romanzi; Gabriele Nenzioni direttore del Museo della Preistoria Luigi Donini di San Lazzaro e membro dell’Istituto italiano di preistoria e protostoria; Pier Luigi Perazzini studioso ricercatore storico socio della Deputazione di Storia Patria e autore di numerosi saggi sugli edifici storici; Diana Tura laureata in Storia medievale è archivista nell’Archivio di Stato di Bologna e autrice di saggi storici. Un capitolo è stato dedicato alle foto a colori di Stefano Monetti fotografo professionista vincitore di premi internazionali ed editore in proprio di volumi fotografici. Ah, dimenticavo, tra gli autori dei testi c’è anche il vostro immodesto cronista giornalista pubblicista già collaboratore dei quotidiani il Resto del Carlino, Il Domani e L’Informazione, pensionato, oggi è tuttora redattore e collaboratore di vari periodici della provincia bolognese.