Savenidice

Stasera alla Festa dell’Unità assemblea su: Nodo, Sfm e ciclabili


Pianoro (Bologna)Stasera 13 giugno, alle 21, a Pianoro nello spazio dibattiti della Festa dell’Unità, a Carteria di Sesto, ci sarà un incontro pubblico sui temi del Nodo di Rastignano, della ferrovia Sfm e delle piste ciclabili. Vi prenderanno parte, per dare notizie e aggiornamenti sullo stato di fatto e sui progetti, l’assessore regionale alla mobilità Raffaele Donini, l’assessore alla viabilità di Bologna Irene Priolo, il consigliere delegato (assessore) alla mobilità della Città metropolitana bolognese Marco Monesi e il sindaco di Pianoro, Gabriele Minghetti anche nella veste di presidente dell’Unione comunale Savena Idice. Con la speranza di avere buone notizie.Come ho scritto sul mensile “Un’Idea di Appennino” – in distribuzione gratuita in questi giorni, disponibile sul web all’indirizzo hemingwayeditore.wordpress.com – col varo del troncone centrale lo scorso 17 maggio a San Ruffillo è stata completata l’ossatura del nuovo ponte stradale sul Savena funzionale al primo lotto dei lavori per sciogliere il cosiddetto, e famigerato, “Nodo di Rastignano”. Ossatura in carpenteria metallica composta da due paratie laterali e una doppia centina centrale, unite da longheroni trasversali, con cinque luci o campate, poggianti su quattro pile e le due testate in cemento armato. Lungo manufatto che dovrà poi essere completato dalle rampe di accesso in rilevato e dal piano stradale in lastroni in cemento uniti da armature e getti di calcestruzzo, poi asfalti, parapetti, eccetera. In pratica questo viadotto, che oltretutto supera il dislivello esistente da via del Pozzo a via Bastia, dovrebbe essere l’opera più consistente da realizzare per il primo lotto. Ma c’è ancora tanto da fare.Per sciogliere il nodo c’è anche da avviare il secondo lotto col lungo viadotto dal Trappolone di San Lazzaro (via Madre Teresa di Calcutta) al Paleotto di Bologna (via del Paleotto) per superare la ferrovia “Direttissima”, la provinciale Sp 65 “della Futa” (via Costa) e il torrente Savena per congiungersi con la strada provinciale di Fondovalle Savena (via De Gasperi). E qui si rivela che quella che sembrò una catastrofe per il completamento del Nodo, lo storno del finanziamento dalle opere collegate al “Passante di mezzo” al “Patto per Bologna”, si rivela forse provvidenziale nel caso che con il nuovo governo giallo-verde (M5S e Lega) dovesse venire rimesso in discussione il “Passante di mezzo” per un ipotetico “Passante sud”, caro al centrodestra, che rimanderebbe tutto di alcuni decenni. Riguardo all’Sfm (Sistema ferroviario metropolitano) è lontano il completamento del progetto e il cadenzamento delle corse. E anche un reticolo metropolitano ciclabile sicuro che, come dicono a Bologna, avanza a pezzi e bocconi. Speriamo quindi di sentirne delle belle, le brutte le sentiamo da quarant’anni; o più.