Savenidice

Giusto dare al volontariato il merito dovuto


Nel collage di foto sopra com’è ora e, sotto, com’era primaPianoro (Bologna)Solitamente, lo ammetto, rompo un po’ le scatole segnalando fatti e situazioni contrarie al decoro cittadino, e al rispetto di sé e degli altri, anche se altrettanto spesso sembra di parlare al vento. Ma una volta tanto mi sento il dovere di ringraziare persone che conosco e, nel contempo, anche altre che non ho ancora avuto il piacere di conoscere.E’ passato molto tempo da quando a Rastignano la scarpata ferroviaria della “Direttissima” Bologna-Firenze fu recintata con rete metallica separandola dal sentiero pedonale che unisce via Marzabotto dalla vecchia chiesa di San Pietro e Girolamo. E in tutto questo tempo la manutenzione periodica della vegetazione, sporgente all’esterno della recinzione, veniva effettuata fino a una sorta di terra di nessuno dove terminava la competenza delle opere parrocchiali. Con un tratto di alcuni metri di vegetazione esuberante che al confine superava la larghezza del sentiero obbligando i passanti a chinarsi per passarvi sotto. Un disagio che aumentava in caso di pioggia con i rami che si abbassavano appesantiti dall’acqua a impedire il passaggio.Un problema di cui avevo scritto alcuni anni fa senza sortire effetti da parte di nessuna delle parti interessate a quel tratto: Comune, Ferrovie e Parrocchia. Di recente visto l’aumentare della vegetazione ne ho parlato con l’amico Gianluigi Pagani, direttore del periodico pianorese “L’Idea”, vicino alle attività parrocchiali. Attività che con l’arrivo di don Giulio Gallerani hanno dato un volto nuovo alla parrocchia con maggiore attenzione ai ragazzi: un nuovo campo da calcio in sintetico, un campetto da basket e un parco giochi per i bambini.Ringrazio quindi Pagani e la parrocchia per ripulito il sentiero dalla vegetazione più ingombrante che alcuni hanno paragonato a “una giungla equatoriale”. Infatti i volontari della parrocchia, guidati da Giovanni Gallerani, padre del parroco don Giulio, e tuttofare sempre attivo nella frazione, sono intervenuti con il dovuto consenso delle Ferrovie. Sotto la guida del più esperto giardiniere Luciano hanno infatti provveduto al taglio degli alberi e, con l’aiuto del Comune di Pianoro, settore manutenzione, hanno organizzato lo smaltimento dei rami. Come riferiscono i fedeli della Parrocchia «quando c’è da risolvere un problema interviene il super Giovanni, il ciappinaro, che alla guida dei suoi volontari, risolve i problemi». Grazie quindi ai noti e agli ignoti che hanno liberato il sentiero … dalla giungla.