Savenidice

“La Croara e i suoi gessi” un libro da donare a chi ama la natura


La copertina del libro e l’oratorio della Madonna dei BoschiPer motivi organizzativi, visto l’esaurimento delle copie, il secondo libro di Giancarlo Fabbri, “La Croara e i suoi gessi”, dopo la prossima Epifania non sarà più disponibile nelle edicole di Pianoro e San Lazzaro e considerato esaurito dopo due ristampe. Chi è interessato al libro per sé, o per farne dono per le festività natalizie, dovrà quindi affrettarsi.Quello della Croara, che l’autore ha attraversato più volte al giorno per quasi trent’anni, è un territorio ricco di affioramenti selenitici, di caverne, inghiottitoi, doline e misteri su cui valeva la pena di scrivere un libro. L’ultimo di questi misteri, scelto come punto di partenza, è quello del cartello “Croara” montato sulla via omonima tra le vie Santa Rosa e del Pozzo con la scritta in chiaro per chi scende dal colle della Croara e barrato in rosso per chi sale da San Lazzaro. Come dire che la Croara finisce a metà del suo territorio che invece va fino al confine col Comune di Pianoro dove la via Croara prende nome Ca’ Bianca. Il lato curioso è che il cartello di fine Croara taglia fuori dal territorio della frazione proprio la parte più antica e interessante della Corvariae di cui è stata accertata la presenza dell’uomo sin dall’età della pietra.Secondo chi aveva collocato il citato cartello il monte Croara, e l’ex abbazia, non fanno parte della frazione nonostante che a monte di quel cartello ce ne siano altri due, uno in via Madonna dei Boschi e uno nell’ex via Benassi davanti alla chiesa di Santa Cecilia della Croara. Lasciate le incongruenze dei cartelli stradali il libro è un viaggio in un territorio di cui troppi ignorano le bellezze pur essendo a due passi da Bologna. Viaggio che parte dalla sua geologia, proseguendo con la scintillante selenite, poi nella Grotta della Spipola con Luigi Fantini, tra castelli medievali e fortezze ottocentesche, il Monte dei Corvi e Cava Gionni, il caso Polvani ancora senza colpevoli, le morti di Daniele Bianchi e Mariano Cologna. Poi ancora l’ex Cava a Filo, la Palestrina delle prime scalate, l’oratorio e i miracoli della Madonna dei Boschi, le messe nere dei satanisti, l’ex abbazia, i personaggi Loris da Porretta, Libero Vitali, Filippo de Pisis, Luciano Atti, Estenio Mingozzi, il Parco dei Gessi, le polemiche, gli animali e le piante.L’autore Giancarlo Fabbri, giornalista pubblicista, è stato per quindici anni collaboratore del quotidiano “il Resto del Carlino” poi dei quotidiani bolognesi “Il Domani” e “L’Informazione”. Attualmente è redattore del mensile “Un’Idea di Appennino”, distribuito in 18 comuni della Città metropolitana di Bologna, e collaboratore di periodici del territorio bolognese. Nel 2018 ha pubblicato “Acqua passata. Storie, cronache e personaggi di Pianoro” raccogliendo articoli scritti in oltre venticinque anni sul prestigioso semestrale culturale “Savena Setta Sambro” edito dall’omonimo Gruppo di studi con sede a Monzuno.