IlMomentoSaltellante

In viaggio per Orgocrit


Il suo Velostios, creatura nata da pozioni e magie, lo avrebbe portato fino a Orgocrit, isola maggiore dell'arcipelago della Rannisula. Si dirigeva dal suo fidatissimo amico Otto, capitano di Motanga, nonchè Mastro dei Metalli. Il sole era alto sopra Sbrillo e il Velostios, che procedeva sbattendo le sue ali arancioni dalla forma di pipistrello, il muso protratto in avanti fendeva l'aria rendendolo aerodinamico, raggiungeva la velocità di 80 nodi e per Sbrillo era un vero divertimento tenersi e lasciarsi trasportare. Le nuvole morbide erano quasi a portata di mano e il mare luccicava di mille brillanti. Ogni tanto appariva qualche isolotto, posti incantati che solo la Rannisula poteva nascondere. Orgocrit sbucò all'orizzonte dopo poco più di un'ora. La casa-laboratorio di Otto era nella parte ovest del paese, proprio dentro la montagna di Rinpel. Il Velostios conosceva la strada perchè nel rito magico era stato programmato per arrivare fin li, così fu. Sceso dal grande bestione alato Sbrillo si diresse verso la porta incastrata nella roccia incurante del Velostios che diventava cenere. Bussò. Attese qualche secondo e battè nuovamente la porta. Otto era molto impengato a soddisfare donne di ogni ceto, che volevano allietare  le proprie ore tra massaggi, carezze e quant altro, il giovane alchimista sperava non fosse una situazione di queste, sarebbe stato un guaio. Mentre stava per battere nuovamente la porta, sbucò la faccia del suo amico dalla porta.<< Deh! Ccha fai qui?>> Nel frattempo si stropicciava gli occhi. Sbrillo lo prese in contropiede sperando di non indispettirlo << Deh! Dobbiamo salpare, adesso! Cammella è irrecuperabile, prendiamo la tua Motanga, ci aspetta un viaggio lungo e pericoloso, e il posto dove siamo diretti lo sarà ancor di più.>> Quando si parla di strani viaggi e avventure misteriose il capitano Otto ha la meglio sul pigro Otto abitante di Orgocrit. <<Finalmente, mi stavo annoiando! Dammi il tempo di mandare via due dame che volevano quel qualcosa da me, mi preparo e ...salpiamooo!! >> Un sospiro di sollievo, il giovane Sbrillo non si aspettava tanta celerità. Avrebbe atteso dopo la partenza per raccontare la storia al proprio amico, nel frattempo approfittò dell'amaca per fare uno dei suoi microsonni ristabilizzatori.