IlMomentoSaltellante

Tradimento!


Profumo dolce di erba bagnata e pesca. Aprì un occhio dietro l'altro e con suo immenso stupore vide verde. Alberi, campi, colline dai sinuosi pendii, tutto avvolto da una nebbia biancastra che rendeva la vista quasi come un'illusione da Pirt, droga chimica usata nei paesi della Denz. Sbrillo si alzò dall'amaca cercando l'amico, trovò attaccato all'albero maestro un messaggio scritto con inchiostro verde: amico mio, ho visto una dama fare il bagno a riva e mi sono avvicinato, lei mi ha invitato a cenare insieme, vado...non mi lascio sfuggire una così bella donzella! <<Deh! Bajecchiti! Arricogghiri babbaluci tanu a mmannari! £$&&%/!!! £$!%&&!!!....>> Sbrillo continuò le sue imprecazioni per alcuni minuti. Rovistò nella dispensa alla ricerca di qualcosa di veramente pesante per bloccare quel languorino atavico che lo attanagliava. Kabba. Carne sottosale aromatizzata al cumino, zenzero, kurkuma e fieno greco. << L'ideale per iniziare una giornata! >> e si mise a ridere di se stesso. Con la pancia piena e i nervi rilassati sarebbe stato più facile scegliere il da farsi. Secondo i suoi calcoli doveva essere a circa tre giorni di cammino dalla baia di fronte al Volksoestrom. Era diretto li dall'inizio, ma non pensava che l'amico si sarebbe fatto abbindolare da una damigella seminuda, avevano in mano le sorti del proprio mondo. S'incamminò alla ricerca dell'amico, l'eco delle parole del Mago lo accompagnava <<...per ultimo chi ti sta vicino potrebbe non volere le stesse cose che desideri tu, questo potrebbe portare disfunzioni al tuo piano...>>. Questa si che era una disfunzione, a maggior ragione se non avesse trovato Otto. Il paesaggio trasmetteva pace, ma l'animo del giovane era in tumulto. Scalava colline e si dirigeva verso un abitazione di pietra, l'unica che riusciva scorgere dalla cima della collina. Passo sostenuto, gli scarponi di Fourpak affondavano nell'erba soffice e bagnata. Prese dallo zaino il cappotto di Mirax, lo proteggeva dal freddo e sarebbe stato utile per non farsi scorgere da occhi ostili. La casetta era costruita con pietre liscie dal bruno al grigio chiaro. La porta in legno color noce era ornata da motivi floreali. Bastò una leggera spinta per far aprire la porta. Due profili, uno di fronte all'altro seduti al tavolo chiaccheravano, senza entrare non riusciva a distinguere le loro parole, chiaramente un uomo e una donna. << Se il Edera scoprisse quello che stiamo organizzando...