IlMomentoSaltellante

IX - Il Grande Mago


Lo sguardo fisso di Rune, bloccava il respiro. Etzbuol, suo protetto, stava di fronte a quegli occhi di ghiaccio e respirava lentamente cercando di non distogliere l'attenzione dalle lente parole che uscivano, come un sommesso gorgoglio, dalla bocca del suo maestro. Era una lingua antichissima, che veniva usata solo in particolari riti di estrema potenza, ma di difficile controllo. L'aria sembrava nera, oleosa nella stanza dalle pareti di pietra. Un fiaccola tentava di respingere il buio che la stava spegnendo, all'improvviso cedette e le tenebre oscurarono gli occhi dei maghi. Etzbuol ebbe la possibilità di recuperare fiato, ma una luce blu accese gli occhi di Rune, vomitò e stramazzò per terra. L'allievo in fretta lo prese in braccio e lo portò nella sua stanza. Lo depose nel letto e richiuse la porta dietro sè, sarebbe andato a trovarlo fra un paio d'ore, per adesso il suo compito era incontrare il Grande Mago Midewain. Egli lo attendeva nella sala congressi del Palazzo Centrale, i suoi occhialetti rotondi e il fisico mingherlino non davano l'impressione che fosse il più potente mago delle ultime sei generazioni. Gli dava le spalle mentre seduto consultava un grande tomo. Etzbuol fu attraversato da un pensiero, un pensiero di morte. Rabbrividì. << Mio Grande Maestro, Midewain. Son giunto da voi per informarvi della missione che mi avete destinato. Il giovane alchimista è stato bloccato prima dell'imboccatura del vortice. >> Il vecchio canuto, si voltò di scatto, sembrò quasi ringiovanire << Chi ha osato fermarlo! Il destino si deve compiere altrimenti sarà un mondo peggiore che cercherà di assimilarci. Che altro sai, parla! >> Etzbuol schiarendosi la voce proseguì: << E' lo spirito del mare, l'Indomabile, agisce in quella zona da sempre e cattura le sue prede per farle impazzire poco prima della fine che li aspetta. Sarà difficile sottrarli al suo potere. >> Midewain urlò di collera, il libro si chiuse con un grande tonfo e alcuni apprendisti che si trovavano in sala scapparono impauriti. La faccia del vecchio mago assunse un colorito rosso << Non possiamo permetterci di fallire! Non ammetto nessun errore, annientate l'Indomabile, la sua vita non vale quanto quella della nostra stirpe! >> Etzbuol stava per accennare una risposta quando alle sue spalle comparve Rune << Mio Grande Maestro, non si spazientisca, quello che sarà necessario fare sarà fatto, come se lei stesso partecipasse all'azione. >> I lineamenti e il colorito della faccia dell'anziano Mago tornarono normali e il suo respiro divenne profondo. Passò lo sguardo sui due Maghi e prese posto sulla sedia, il tomo magicamente si aprì nel punto dove l'aveva lasciato. Immerso nella lettura come se nulla fosse successo non fece caso ai due che uscivano parlottando.