IlMomentoSaltellante

Confusione ciclica


Ciclo di vita, passaggio obbligato, percorso scelto...frasi fatte?Tachicardia e nebbia cerebrale.Raccattare quattro robe e saltare in auto, 220 km per Palermo. Due ore per incontrare amici e sorrisi. Una notte prima di toccare con i piedi una terra silenziosa e ascoltare voci di uccelli e frasche sfiorate dal vento. Terra già ostile, ma che mi richiama con il suo fascino e con il pensiero che debba tornare lì per ricominciare qualcosa che già rotto sta segnando il mio presente più di quanto possa essere presente nel mio vissuto quotidiano.Fuggo dalla mia mente, dal suo pensiero. Se non trovo me, se non comincio a rivedere di cosa son fatto (corpo o luce) non posso pensare di ritornare "in avanti" per costruire dalle ceneri di una fenice malata. Più lontano scappo e più sento la paura divorare il mio cammino. Arriverà prima di me e mi aspetterà per gustare il mio sgomento nel trovarla dove non mi sarei mai aspettato. Tu, paura mia, sei stata sempre così piccola. Adesso ti fai tronfia e ardita, aspetta, aspetta pure che stanco e impreparato mi inginocchi ai tuoi piedi nel mezzo di una foresta. Solo. Senza alcun arma ti sfiderò. Siamo noi due, due guerrieri per lo stesso trono, ma ho la convinzione di avere un vantaggio...tu dipendi da me! Come farai quando con la volontà ti taglierò le braccia e con gli occhi ti inibirò i movimenti. A quel punto cercherai di implorarmi e stupidamente ti relegherò in un cantuccio stagno, mi scorderò di te finchè qualcosa romperà i sigilli e ti donerà una nuova libertà immeritata. Ogni volta sarà più difficile, ogni volta ne godrò maggiormente, ogni volta imparerò da te e da me.Sbrillo