Siamo a casa,fuori fa freddo,piove.E' mezzanotte e a te viene voglia di un cornetto...scendiamo le scale ridendo,senza sapere perchè,svegliando tutto il vicinato.Fuori c'è il profumo di asfalto bagnato,lo scroscio tipico dei pneumatici delle auto che passano...tu mi tieni per la giacca perchè sono sempre un passo avanti e mentre ridi fai fatica a starmi dietro.Ci avviciniamo alla mia macchina,ci buttiamo dentro e rabbrividendo,ci accorgiamo che abbiamo il sapore del freddo addosso.Ti riscaldi le mani nella mia giacca mentre accendo l'auto e la radio e Umberto Tozzi mi dice che amare è guardare in silenzio la luna e soffrire senza far rumore.Beh,non è proprio così,mi dico.E'così dopo,l'amore.Parto e mentre guido e canto,vedo che mi guardi...e io devo guardare la strada....mi sorridi e mi guardi con meraviglia...mi accarezzi la mano...fissa sul cambio...con te ho imparato a guidare con una mano sola e tu a cambiare marcia con la mano sinistra.Al semaforo affianchiamo un'altra auto e mentre canto a squarciagola,la coppia di anziani accanto vedo che stanno assistendo al concerto e nonostante mi vergogni in un attimo come un ladro,li guardo anch'io e continuo a cantare,mentre il verde tarda ad arrivare.Tu ti sei nascosta sotto il sedile e ridi e piangi...ma alla fine,i due signori mi rivolgono un sorriso e un applauso sincero...ripartiamo e tu mi rivolgi uno sguardo orgoglioso e incredulo,mentre scuoti la testa e hai ancora le lacrime agli occhi.Poi un altro semaforo e appena mi fermo tu mi zittisci con un bacio che dura un verde e un altro rosso....Mi dirigo verso l'autostrada e tu mi guardi con aria interrogativa...."ma non volevi un cornetto?"L'autogrill è a un quarto d'ora.Alla fine il cornetto non lo prendiamo,solo un caffè.L'impazienza avanza e il viaggio di ritorno sembra lunghissimo.Forse aveva ragione Umberto Tozzi,amare sei tu.Fa freddo e la pioggia batte sulle serrande,sottofondo attutito di te che ti spogli.Quando mi accorgo che non piove più,è gia mattino.
Tra ieri e il diciasettesimo giorno.
Siamo a casa,fuori fa freddo,piove.E' mezzanotte e a te viene voglia di un cornetto...scendiamo le scale ridendo,senza sapere perchè,svegliando tutto il vicinato.Fuori c'è il profumo di asfalto bagnato,lo scroscio tipico dei pneumatici delle auto che passano...tu mi tieni per la giacca perchè sono sempre un passo avanti e mentre ridi fai fatica a starmi dietro.Ci avviciniamo alla mia macchina,ci buttiamo dentro e rabbrividendo,ci accorgiamo che abbiamo il sapore del freddo addosso.Ti riscaldi le mani nella mia giacca mentre accendo l'auto e la radio e Umberto Tozzi mi dice che amare è guardare in silenzio la luna e soffrire senza far rumore.Beh,non è proprio così,mi dico.E'così dopo,l'amore.Parto e mentre guido e canto,vedo che mi guardi...e io devo guardare la strada....mi sorridi e mi guardi con meraviglia...mi accarezzi la mano...fissa sul cambio...con te ho imparato a guidare con una mano sola e tu a cambiare marcia con la mano sinistra.Al semaforo affianchiamo un'altra auto e mentre canto a squarciagola,la coppia di anziani accanto vedo che stanno assistendo al concerto e nonostante mi vergogni in un attimo come un ladro,li guardo anch'io e continuo a cantare,mentre il verde tarda ad arrivare.Tu ti sei nascosta sotto il sedile e ridi e piangi...ma alla fine,i due signori mi rivolgono un sorriso e un applauso sincero...ripartiamo e tu mi rivolgi uno sguardo orgoglioso e incredulo,mentre scuoti la testa e hai ancora le lacrime agli occhi.Poi un altro semaforo e appena mi fermo tu mi zittisci con un bacio che dura un verde e un altro rosso....Mi dirigo verso l'autostrada e tu mi guardi con aria interrogativa...."ma non volevi un cornetto?"L'autogrill è a un quarto d'ora.Alla fine il cornetto non lo prendiamo,solo un caffè.L'impazienza avanza e il viaggio di ritorno sembra lunghissimo.Forse aveva ragione Umberto Tozzi,amare sei tu.Fa freddo e la pioggia batte sulle serrande,sottofondo attutito di te che ti spogli.Quando mi accorgo che non piove più,è gia mattino.