Scena

BUON 2007

Buon Natale!!!

L'amore

AMORE, che grande parola, che grande concetto. Molti hanno tentato di definirlo, ma io credo che un sentimento così profondo non si possa descrivere appieno come è nella realtà con poche parole. Sono emozioni, pensieri, che se vengono scritti perdono della loro importanza e della loro bellezza. Io credo solo che l'amore non vuole possedere nulla, vuole solo amare. L'amore non è fare cose straordinarie o eroiche, ma fare cose ordinarie con tanta dolcezza.
Vi saluto citando un passo di uno scritto di Oscar Wilde:
"Che il Vostro cuore sia sempre colmo d'amore. Una vita senza amore è come un giardino senza sole e coi fiori appassiti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tale calore e ricchezza alla vita che nient'altro può portare."
UN BACIO A TUTTI GLI INNAMORATI ricordandovi che siete fortunati ad amare e ad essere amati.

Vorrei vivere nelle favole

Vorrei vivere nelle favole per non vivere nella realtà,
vorrei vivere nelle favole per poter sognare,
vorrei vivere nelle favole per essere libera,
vorrei vivere nelle favole per non sentirmi addosso il peso di essere giudicata,
vorrei vivere nelle favole per non essere più me stessa,
vorrei vivere nelle favole per vivere in un mondo migliore.....

Ke bello!!!!

Il bullismo in classe è colpa della scuola?

Purtroppo sono più di vent'anni che la nostra società si basa sulla violenza, sulla criminalità. Oggi purtroppo si pensa che per essere "alla moda" bisogna "scavalcare" il prossimo e farlo sentire inferiore. Per non parlare poi delle centinaia di film horror che elettrizzano solo la mente dei giovani, oppure quei programmi dove si vedono belle ragazze in mutande (o meglio nude) che ingannano solo la gente, perchè nella vita reale non basta essere belli e stupidi per andare avanti, anzi, bisogna avere intelligenza a sufficienza e anche un po' di furbizia. Tutto questo arriva alla mente degli adolescenti, invece, come cosa giusta e da imitare.
Dall'altro lato vi è la scuola: un luogo con lavagne nere, banchi piccoli e vecchi, aule strette, professori che assegnano compiti su cui passare interi pomeriggi, che ripetono sempre che la vita è una cosa dura, che bisogna studiare. Sono due modi di vita completamente diversi e che tendono a scontrarsi. La scuola non può non apparire allo studente scapestrato che come una perdita di tempo, un posto noioso. Così umilia, picchia il compagno più debole, meglio ancora se handicappato.
Si chiede alla scuola di essere al passo coi tempi e di usare mezzi più moderni, ma questa è solo un utopia. A mio avviso non bisogna dare tutte le colpe alle istituzioni scolastiche, come molti fanno, la colpa è, principalmente, della famiglia che non segue i propri figli, o per superficialità o per "mancanza" di tempo e così li lasciano soli, abbandonati in questo mondo dove tutto quello che conta è l'apparenza e non la sostanza.

Post N° 11

ESISTE LA FELICITà???

Io vulesse truvà pace

Io vulesse truvà pace;                   Io vorrei trovare pace;
ma na pace senza morte.              ma una pace senza morte.
Una, mmiez'a tanta porte,            Una, in mezzo a tante porte,
s'arapesse pè campà!                   che si aprisse per vivere!

S'arapesse na matina,               Si aprisse una mattina,
na matin''e primmavera,           una mattina di primavera,
e arrivasse fin''a sera                e arrivasse fino a sera
senza dì:<nzerràte llà!>           senza dire:<chiudete là!>

Senza sentere cchiù 'a ggente       Senza sentire la gente
ca te dice:<io faccio..io dico!>    che ti dice:<io faccio..io dico!>
senza sentere l'amico                    senza sentire l'amico
ca te vene a cunziglià.                   che ti viene a consigliare.

Senza senter''a famiglia                Senza sentire la famiglia
ca te dice:<ma ch'e fatto?>  che ti dice:<Ma che hai fatto?> 
Senza scennere cchiù a patto    Senza scendere più a patto
c''a cuscienza e 'a dignità.         con la coscienza e la dignità.

Senza leggere 'o giurnale...         Senza leggere il giornale...
'a nutizia impressionante,            la notizia impressionante,
ch'è nu guaio pè tutte quante      che è un guaio per tutti quanti
e nun tiene che ce fà.                    e non sai che farci.

Senza sentere 'o duttore         Senza sentire il dottore
ca te spiega a malatia...         che ti spiega la malattia...
'a ricett' in farmacia...             la ricetta in farmacia...
l'onorario ch''e 'a pavà.           l'onorario che devi pagare.

Pecchè, insomma, si vuò pace     Perchè, insomma, se vuoi pace
e nun sentere cchiù niente,          e non sentire più niente,
'e 'a sperà ca sulamente               devi solo sperare che
ven''a morte a te piglià?             viene la morte a prenderti?

Io vulessa truvà pace             Io vorrei trovare pace
ma na pace senza morte.        Ma una paca senza morte.
Una, mmiez'a tanta porte        Una, in mezzo a tante porte
s'arapesse pè campà!               che si aprisse per vivere!

S'arapesse na matina,           Si aprisse una mattina,
na matina 'e primmavera...    una mattina di primavera...
E arrivasse fin''a sera             E arrivasse fino a sera
senza dì:<nzerràte llà!>        senza dire:<chiudete là!>

Questa è una poesia scritta da Eduardo de Filippo.
Foscolo, al contrario, diceva che la pace si può trovare solo nella morte...Voi che dite? Si può trovare la pace senza morire?

GIANNI

Descrivere Gianni è impresa ardua.
Come si puo' descrivere in poche parole una persona stupenda e buona, una persona piena di vita come lo era lui, una persona che a 72 anni ballava ancora e con un energia tale da far invidia anche ai più giovani.
Non so davvero come sarà ora il "Piccolo" senza di lui.
E' come se un pezzo della mia vita (e come immagino quella di molti) sia volato via e sia finito del tutto.
Quanti ricordi che ho di Gianni, e quanti spettacoli ho visto in prima fila grazie a lui, dato che era solito lasciarmi (sempre se era possibile) un posticino libero proprio in prima fila. Era e lo sarà per sempre presente nei nostri pensieri.
Ogni spettacolo che sarà rappresentato al Piccolo verrà dedicato, inevitabimente, a lui. E io immagino, e voglio immaginare, che sia sempre lì, al suo posto, dietro il botteghino, pronto ad ovviare qualsiasi problema e pronto a lasciarmi libero quel posto in prima fila.

IL GRANDE