Schizzechea-Megaride

CONFUCIO


Lo JenQuesto termine, che significa «essere umano» in generale, indica nei Dialoghi la virtù per eccellenza, quella grazie a cui gli uomini possono vivere in società.Secondo Confucio lo Jen consiste nel dominare se stessi e nel riportarsi alle norme razionali di condotta. Per egli non bisogna guardare o ascoltare, non bisogna dire né fare nulla che sia contrario alle norme.
In pratica, per essere un uomo bisogna coltivarsi, studiare e seguire l'insegnamento degli antichi saggi; bisogna avere rispetto per se stesso e per gli altri, ma soprattutto per i propri superiori e per i propri antenati.Per quanto lo riguardava, egli intendeva insegnare una morale alla portata di tutti. Esistono sentimenti, quali l'amore filiale e fraterno o l'amicizia, che sono comuni a tutti gli uomini. Egli pensava che fosse bene coltivarli in se stesso per poterli comunicare agli altri attraverso l'esempio e attraverso la parola. Qui stava anche un'altra ragione per non occuparsi del campo dei fenomeni che sono al di fuori della nostra portata, cioè non soltanto del mondo occulto ma anche dell'intero campo della natura, del destino che l'uomo subisce e contro il quale sarebbe vano e volgare ribellarsi. Il destino limita il potere dell'uomo, ma questi possiede un ambito che non dipende dal mondo esterno: è l'ambito della sua libertà, è l'ambito dello Jen. Saggio è l'uomo che riconosce i limiti reciproci di queste due sfere.